dimanche 12 décembre 2021

Una spintarella alla (carente ) valorizzazione degli splendidi siti italiani

 A chi non é mai capitato di vedere, in una di quelle riviste patinate, pubblicità di multinazionali del lusso , le quali scelgono di utilizzare come sfondo templi antichi o locations italiane, senza pero' degnarsi di dare alcuna comunicazione sul luogo in questione?






Quando invece le stesse multinazionali del lusso danno spazio a famos(*) modell(*) , quest(*) ottengono che il loro nome sia menzionato nella pagina della pubblicità, come qui sotto Beatrice Borromeo.



Una modesta proposta a costo zero per le finanze italiane ed ad elevato valore aggiunto per il nostro turismo:

perché il ministro del turismo e della cultura, che presiede ormai da decenni questa carica,  con una base giuridica adeguata (legge italiana), non stabilisce che, qualora in una pubblicità in cui figurino siti o location di città italiane, le ditte che finanziano questa pubblicità , siano obbligate a menzionare, sulla stessa pagina pubblicitaria, la location fotografata?

Nell'era del marketing globale e dei social media, questo potrebbe essere un ottimo contributo per promuovere le varie  locations italiane, che meritano molto di più in termini di valorizzazione turistica.