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jeudi 23 mars 2017

Perchè Dijsselbloem ha doppiamente ragione



In questi giorni fior fiore di politici europei del Sud Europa sbraitano contro il ministro delle finanze olandese e capo dell'Eurogruppo, reo di aver detto ad alta voce ciò che molti altri esponenti degli stati del rigore del bilancio avevano detto per anni a bassa voce, e cioè che negli Stati del "Club Med" si sprecano risorse in ...donne ed alcool.



Come non dare torto al ministro olandese se guardiamo a come sono stati utilizzati i fondi europei e quali i i controlli riguardo al loro utilizzo?

 Ad esempio in Grecia, dove molti agricoltori risultano intestatari di auto di extra lusso, o nel Mezzogiorno d'Italia, dove i fondi europei vengono distribuiti, con una logica puramente elettoralistica, a pioggia, alle bocciofile di paese, invece di puntare su infrastrutture decenti, di cui queste regioni avrebbero grandemente bisogno per il loro sviluppo economico?

Inoltre, dove erano questi politici sbraitanti , come Renzi ed il suo alter ego al Parlamento Europeo, Gianni Pittella, quando vi era alla testa del nostro Paese un certo Berlusconi che effettivamente ha mortificato le istituzioni nazionali, locali ed europee, facendovi eleggere le sue favorite o altri pseudo intellettuali che invece delle parti basse,  gli avevano venduto il loro cervello, per ricambiarlo poi con voti di favore , come quello in cui il Parlamento italiano, a stragrande maggioranza stabilì  che Ruby rubacuori era effettivamente la nipote di Mubarak?



Quindi, invece di gridare alla lesa maestà, cari italiani, cari amici greci, facciamoci un esame di coscienza ed ammettiamo le nostre colpe , che sono già scritte nelle aule dei Tribunali e passeranno presto ai libri di storia.


Solo ammettendo le nostre colpe ed i nostri errori potremmo iniziare a riscattare queste terre, una volta culla dell'umanità e della cultura, ma oggi in preda ad i più vili mercimoni ed ostaggio della peggior criminalità.

lundi 20 mai 2013

Voto scambiato, elettore dannato!

Il voto di scambio é il metodo attraverso il quale candidati alle elezioni chiedono il voto a cittadini, spesso  senza speranze, facendo intravvedere loro improbabilissimi posti di lavoro nella pubblica amministrazione o altre utilità tangibili. Si tratta della negazione più palese della democrazia, in quanto il voto viene condizionato dalla situazione di bisogno in cui si trovano, e vengono appositamente mantenuti, tantissimi elettori.
 E' il segno di un servaggio tangibile e di un patto scellerato persistente nel nostro Paese, soprattutto nel Mezzogiorno.
 A volte il voto si puo' anche vendere per una semplice busta della spesa.
Su Youtube sono visionabili filmati di persone che, prima delle elezioni, entrano nei patronati di Librino, quartiere dormitorio di Catania e ne escono con buste della spesa
 http://www.youtube.com/watch?v=ryS8UQCVcSA
Alcuni politici , come Raffaele Lombardo, pare abbiano archivi elettorali precisissimi, nel quale sono repertoriati nomi, cognomi e posti di lavoro richiesti, in modo da tenere tutto sotto controllo.
  Fino a quando durerà questa schiavitù?
Ci risulta che in occasione di questa nuova tornata elettorale amministrativa  i traffici abbiano ripreso, come prima.
Evidentemente, nonostante l'inaffidabilità palese di troppi  candidati politici che promettono posti di lavoro, i bisogni sono talmente tanti , che la speranza é sempre l'ultima a morire