Abbiamo visto sui media gli amici e parenti applaudire al funerale delle sedicenne messinese, Ilaria Boemi, stroncata da una partita "cattiva" di exctasy (come se ci potesse essere mai una droga "buona") e morta da sola, abbandonata anche dai suoi compagni di sballo.
Al di là dell'opportunità e del buon gusto degli applausi ad un funerale, viene da domandarsi cosa stia a significare questa pratica, ormai generalizzata per i fatti di cronaca.
Soprattutto un appaluso per una giovane vittima della proprie inesperienze e della voglia di bruciare le tappe della vita, provando sensazioni forti, la quale non costituisce certo un esempio da seguire, come invece gli applausi starebbero a sottolineare.
Viene voglia di chiedersi dove stavano i genitori e gli amici che applaudivano al funerale, mentre Ilaria si spegneva, abbandonata da tutti, sul lungomaredi Messina.
Il migliore omaggio che si puo' tributare a chi ci ha lasciati é il raccoglimento interno, che all'esterno si manifesta con un rigoroso silenzio!
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