Lo scorso dicembre il
Parlamento Europeo, col voto determinante di sei parlamentari del PD, ha
bocciato la risoluzione Estrela, volta a
promuovere in Europa un’educazione sessuale , prevenire attivamente le gravidanze
indesiderate e garantire un accesso equo alla contraccezione e all’aborto
sicuro e legale in un’ottica di lotta alle discriminazioni di genere.
D'altra parte, il governo spagnolo ha
promosso recentemente un'iniziativa volta a fare retromarcia sull'aborto legale
in Spagna. Se sarà approvata dal Parlamento, l'applicazione dell'aborto sarà
limitata ai soli casi di violenza sessuale
o di gravi condizioni di salute x le donne.
Anche in Italia assistiamo ad un
progressivo svuotamento della legge sull'IVG N° 194/78, attraverso la paralisi
dei consultori (che dovrebbero effettuare prevenzione ed educazione, diminuendo
il ricorso all'aborto), ma soprattutto a causa di una percentuale insostenibile
dei ginecologi obiettori di coscienza, che raggiungono ormai una media
nazionale del 70%, e che paralizza le strutture che dovrebbero praticare l'IVG.
L'eccessivo tasso di obiezione di
coscienza dei medici rende in pratica inoperativa una legge della Repubblica,
perché le donne obbligate ad una IVG sono soggette a lunghe attese, che
finiscono spesso col portare al superamento dei 90 giorni di gestazione,
termine massimo per la pratica dell'IVG secondo la L194/78.
Queste situazioni sfociano quindi nel ricorso all'aborto
clandestino o, per le donne che ne hanno
le possibilità, nel ricorso all'IVG a pagamento all'estero.
Si potrebbe quindi ipotizzare che la
progressiva riduzione del tasso di IVG costatato dal 1981 ad oggi nelle relazioni
ministeriali possa essere frutto di una legge resa via via inapplicabile e non
di una migliore prevenzione ed educazione delle donne in Italia.
Non é un mistero che i medici
obiettori di coscienza siano privilegiati nella carriera ospedaliera in un Paese formalmente laico e che quei pochi ginecologi
non obiettori, oltre ad essere svantaggiati in termini di carriera, siano
costretti a turni massacranti di soli aborti, che finiscono per sfiancarli
psicologicamente e fisicamente.
Uno Stato degno di questo nome ha
l'obbligo garantire l'applicazione delle proprie leggi!
Sarebbe opportuno che le associazioni
dei diritti dei malati, indipendentemente dalle loro convinzioni
filosofiche, si schierino nella sola ottica
della tutela della salute e dei diritti delle donne, denunciando alla
magistratura le strutture ospedaliere in cui il diritto al ricorso alla legge
194/78 non sia più di fatto garantito.
http://violapost.it/2014/02/07/legge-sullaborto-sotto-attacco-in-europa-e-in-italia/
Aggiornamento con la condanna dell'Italia al Consiglio d'Europa per non garantire il servizio garantito dalal legge a causa dell'elevato numero di obiettori!
http://www.voxdiritti.it/?p=2595
http://violapost.it/2014/02/07/legge-sullaborto-sotto-attacco-in-europa-e-in-italia/
Aggiornamento con la condanna dell'Italia al Consiglio d'Europa per non garantire il servizio garantito dalal legge a causa dell'elevato numero di obiettori!
http://www.voxdiritti.it/?p=2595