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jeudi 10 octobre 2013

Clandestino!

Il Nostro Mediterraneo é diventato la tomba di migliaia di profughi, in fuga da guerre o semplicemente col miraggio di un avvenire migliore (i cosiddetti "migranti economici").

Questi profughi si avventurano in mare , pagando coi risparmi di un intera famiglia, un passaggio su carrette infide, gestite da trafficanti internazionali di esseri umani, veri schiavisti dei nostri giorni!



I profughi che, a rischio della propria vita, (in quanto spesso non sanno neanche nuotare), si accingono a salpare per questo perigliosissimi viaggi della speranza, non sanno certo che, una volta sbarcati senza documenti e  permesso di sogggiorno in Italia, verranno incriminati penalmente come "clandestini" e sanzionabili con un'ammenda che va da 5000 a 10.000€ della legge 94/09 del 15 luglio 2009.

Insomma , il reato di clandestinità non fa parte delle valutazioni di questi profughi riguardo alla scelta di partire o meno.
Qualora questo reato non fosse contemplato in Italia non aumenterebbe certo  il numero dei  migranti!

I migranti aumentano  a causa di guerre, carestie o quando si compromettono le condizioni di sussistenza nel Paese di origine .

Quindi é un'ottima notizia che in Italia il Senato abbia accolto l'emendamento dei 5 Stelle per l'abolizione dell'assurdo  reato di clandestinità.

Un altro passo coraggioso che dovrà finalmente intraprendere il Parlamento italiano é la modifica della legge Bossi-Fini, soprattutto in quella parte che riguarda i respingimenti in mare verso i paesi rivieraschi del mediterraneo (Libia ed Egitto) con cui l'Italia ha dubbi accordi di "cooperazione" in materia. 

Infatti la norma sui respingimenti in mare é responsabile della morte, per sete, fame, naufragio, o ipotermia  di troppi profughi.
E' necessaria la rinegoziazione di questi accordi, sostituendoli con accordi che migliorino le condizioni economiche nei Paesi di origine, assicurando che gli aiuti economici arrivino a destinazione delle popolazioni attreverso ONG affidabili, senza essere oggetto di "prelievo" da parte di politici o burocrati corrotti.


Inoltre la norma sui respingimenti in mare appare contraria al diritto internazionale nella misura in cui prevede che i rifugiati politici possano essere rimpatriati nei Paesi di provenienza, in cui possono essere perseguitati e rischiare la loro incolumità.

l'Italia dovrà inoltre assicurare ai migranti che sbarcano sul proprio suolo condizioni igienico-sanitarie degne di un Paese civile e non centri di permanenza "temporanea" (istituiti dalla legge Turco-Napolitano) sovraffollati e sull'orlo del collasso!



Last but not least, l'Italia dovrà chiedere, in quanto membro fondatore dell'Unione Europea, e principale porta di ingresso nell'UE ai migranti per via marittima, oltre ad un sostegno finanziario e logistico da parte degli altri Paesi membri dell'UE per gestire questi crescenti flussi migratori, anche una modifica del Regolamento di Dublino,  in modo da permettere che i richiedenti il diritto di asilo possano farlo anche in un Paese diverso da quello in cui entrano nei confini dell' 'Unione, permettendo cosi' una diminuzione della pressione dei richiedenti all'asilo in Italia.