Dal 1976 la partecipazione alle elezioni politiche italiane é in costante calo fino a scendere sotto il 79,3% alle ultime elezioni del 2018 https://it.wikipedia.org/wiki/Astensionismo_in_Italia#Repubblica_Italiana.
L'astensione alle elezioni é la traduzione concreta della sfiducia dei cittadini nella politica.
La casta politica italiana appare sempre più isolata nei propri privilegi e distaccata dalle proccupazioni del cittadino comune, che vorrebbe sfuggire alla disoccupazione, specie a quella giovanile, invece di dover essere costretto a cambiare Paese.
Fino all'imperversare della globalizzazione, l'aspettativa di migliorare la propria condizione economica da una generazione all'altra era un dato normale.
Adesso i cittadini italiani non vanno più a votare perché probabilmente sentono che la politica, piuttosto occupata a conservare i propri privilegi, non sarà comunque di aiuto per contrastare la globalizzazione e migliorare la situazione economica della popolazione.
Inoltre le tematiche portate avanti nella campagna elettorale, salvo quella del reddito di cittadinanza del Movimento 5 Stelle, non hanno riflesso le preoccupazioni economiche dell'elettorato, mentre quelle relative a immigrazione e sicurezza sono state riprese dai principali schieramenti e quindi il cittadino si sarà trovato poco motivato a recarsi alle urne, non vedendo la differenza tra una proposta elettorale e l'altra.
Non ultimo probabile motivo di astensione alle attuali elezioni politiche é l'attuale ed assurdo sistema elettorale, che si sapeva in anticipo non avrebbe permesso di trovare una governabilità per il Paese e di qui la sfiducia dei cittadini che si sentono frustrati ed incapaci di influire col loro voto sul destino del Paese.
Appare più che urgente che la politica italiana si dia una scossa dal proprio interno, si interroghi e dia risposte ai segnali di sfiducia che le provengono costantemente ed in modo crescente dai cittadini, se non vogliano che presto alle elezioni politiche non sia più che metà dell'elettorato che decida delle sorti di un Paese.
Blogger da Bruxelles, con la passione per l'Europa, quella ancora incompiuta (sociale, fiscale, umanitaria). Le mie opinioni, spesso controcorrente.
jeudi 8 mars 2018
jeudi 23 mars 2017
Perchè Dijsselbloem ha doppiamente ragione
In questi
giorni fior fiore di politici europei del Sud Europa sbraitano contro il ministro
delle finanze olandese e capo dell'Eurogruppo, reo di aver detto ad alta voce ciò
che molti altri esponenti degli stati del rigore del bilancio avevano detto per
anni a bassa voce, e cioè che negli Stati del "Club Med" si sprecano
risorse in ...donne ed alcool.
Come non
dare torto al ministro olandese se guardiamo a come sono stati utilizzati i
fondi europei e quali i i controlli riguardo al loro utilizzo?
Ad esempio in Grecia, dove molti agricoltori risultano
intestatari di auto di extra lusso, o nel Mezzogiorno d'Italia, dove i fondi
europei vengono distribuiti, con una logica puramente elettoralistica, a
pioggia, alle bocciofile di paese, invece di puntare su infrastrutture decenti,
di cui queste regioni avrebbero grandemente bisogno per il loro sviluppo
economico?
Inoltre,
dove erano questi politici sbraitanti , come Renzi ed il suo alter ego al Parlamento
Europeo, Gianni Pittella, quando vi era alla testa del nostro Paese un certo Berlusconi
che effettivamente ha mortificato le istituzioni nazionali, locali ed europee,
facendovi eleggere le sue favorite o altri pseudo intellettuali che invece
delle parti basse, gli avevano venduto
il loro cervello, per ricambiarlo poi con voti di favore , come quello in cui
il Parlamento italiano, a stragrande maggioranza stabilì che Ruby rubacuori era effettivamente la
nipote di Mubarak?
Quindi,
invece di gridare alla lesa maestà, cari italiani, cari amici greci, facciamoci
un esame di coscienza ed ammettiamo le nostre colpe , che sono già scritte nelle
aule dei Tribunali e passeranno presto ai libri di storia.
Solo
ammettendo le nostre colpe ed i nostri errori potremmo iniziare a riscattare
queste terre, una volta culla dell'umanità e della cultura, ma oggi in preda ad
i più vili mercimoni ed ostaggio della peggior criminalità.
Inscription à :
Articles (Atom)