Questa iniziativa nasce dall'esperienza pluriennale della lotta contro l'illegalità e la cultura mafiosa da parte di diversi attori dell'economia sociale nella regione Campania, i quali gestiscono a fini sociali e culturali i beni confiscati alla criminalità.
Da sin. a destra: Mireille Bruyere (Università Tolosa), Christophe Rouillon (Comitato delle Regioni) , Juan Mendoza (Comitato economico e sociale) , Franco Iannello (promotore di Cultura contro Camorra), Rita Borsellino (membro del Parlamento Europeo), Stefano Manservisi (Direttore Generale Commissione Europea, Direzione generale Affari Interni)
- suscitare la consapevolezza tra tutti i cittadini dell'Unione Europea della gravità della minaccia da parte della criminalità organizzata trasfrontaliera alla democrazia ed allo stato di diritto;
- organizzare un sostegno transnazionale agli attori dell'economia sociale (associazioni, cooperative...), in particolare in Campania, i quali gestiscono i beni confiscati alla criminalità organizzata, in modo da ridare loro la fiducia dei cittadini;
- instillare nei cittadini, ed in particolare nei giovani, anche nei territori dominati dal crimine organizzato la cultura della legalità, in opposizione a quella mafiosa, ;
-aggregare in tutta Europa gli operatori dell'economia sociale e la società civile per contrastare l'influenza crescente della criminalità organizzata.
Alla luce delle consultazioni effettuate dal promotore dell'iniziativa, Franco Ianniello, presso il relatore al Comitato delle Regioni Christophe Rouillon sul "pacchetto sulla protezione dell'economia lecita", del direttore generale alla Commisione UE alla Direzione generale Affari interni, Stefano Manservisi, nonché presso i numerosi protagonisti dell'economia sociale, che agiscono nei vari Paesi membri dell'UE, sono state proposte le seguenti LINEE OPERATIVE a livello europeo:
- Per mantenere elevata la vigilanza contro la criminalità organizzata, chiedere al prossimo Parlamento Europeo di rendere permanente la Commissione speciale sulla criminalità organizzata, la corruzione ed il riciclaggio di denaro (CRIM);
- Promuovere attivamente la legislazione europea, finalizzando la direttiva relativa al congelamento, alla confisca, e possibilmente anche attraverso l'utilizzo sociale, dei beni frutto del crimine organizzato, in tutta l'Unione Europea;
- Prevedere nell'utilizzo dei Fondi strutturali UE una priorità per le associazioni che lottano contro la criminalità organizzata, nonché una priorità nei programmi tipo ERASMUS per i giovani nelle zone dominate dalla criminalità organizzata ;
- Chiedere ai partiti politici europei di impegnarsi nell'ambito della campagna per il rinnovo del Parlamento Europea a lottare incisivamente contro l'influenza economica della criminalità organizzata ed impegnarsi sull'utilizzo sociale dei beni confiscati alle Mafie .
- Effettuare inventari delle iniziative anti-mafia e delle risorse dedicate loro, nonché
delle migliori pratiche e delle risorse dedicate loro in materia di utilizzo sociale dei beni confiscati alle Mafie. Promuovere la diffusione delle buone pratiche in materia; - Creare una rete UE di partners sociali per azioni di sensibilizzazione sulla legalità e sulla pericolosità dell'infiltrazione della malavita organizzata nell'economia
- Istaurare scambi culturali a livello europeo, soprattutto giovanile, con le zone in cui domina la criminalità organizzata