(Traduzione italiana del mio commento all'articolo di Giulia Segreti e James Politi comparso sul Financial Times il 31 gennaio 2015)
Vorrei mitigare il
vostro giudizio sulla reputazione di Mattarella e Renzi.
Riguardo a Sergio
Mattarella, la sua famiglia é stata sempre in politica, e questa tradizione
continua con suo figlio, Bernardo Giorgio, assegnato ad un lucrativo incarico
presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Suo Padre , Bernardo,
era uno dei boss della Democrazia Cristiana siciliana.
I Mattarella sono
siciliani, e per essere eletti in politica, come in tutto il Mezzogiorno, bisogna
scendere a patti con la gente che il voto lo controlla.
P.S. Agggiungo, successivamente a mio commento sul FT, dichiarazioni dei pentiti sul link qui sotto dalle quali si evincerebbe che Piersanti Mattarella fosse stato ucciso perché in precedenza favorevole alla Mafia ed in seguito cambiato atteggiamento.
http://web.tiscali.it/almanaccodeimisteri/andreotti29.htm
P.S. Agggiungo, successivamente a mio commento sul FT, dichiarazioni dei pentiti sul link qui sotto dalle quali si evincerebbe che Piersanti Mattarella fosse stato ucciso perché in precedenza favorevole alla Mafia ed in seguito cambiato atteggiamento.
http://web.tiscali.it/almanaccodeimisteri/andreotti29.htm
Il fatto che suo
fratello, Piersanti, a suo tempo Presidente della regione autonoma Sicilia, sia
stato ucciso dalla Mafia non spiega perché sia stato ucciso.
Dopo l'uccisione del
fratello, Sergio Mattarella é sceso in politica. E' stato nominato ministro
diverse volte.
Vero é che va a suo
merito il fatto di aver dato le dimissioni, assieme ad altri ministri della
sinistra DC dal governo Andreotti nel 1990, quando fu varata la legge Mammi'
disastrosa per la libertà nei media, in quanto si limitava a prendere atto della posizione
dominante di Berlusconi.
Riguardo al primo
ministro Renzi "con missione di scuotere l'apparato politico
italiano", bisogna ricordare la lunga lista delle irrealistiche e quindi
irrealizzate promesse da raggiungere riguardo alla sclerotica pubblica
amministrazione durante i primi 100 giorni di governo nel 2014: riforma del mercato
del lavoro per aprile, riforma fiscale per maggio, riforma della giustizia per
giugno, rimborso dei 68 miliardi di euro di debiti della pubblica amministrazione
nei confronti delle società italiane entro giugno.
Da ultimo , ma non meno
importante, ricordiamoci la promessa populista di Renzi di dare ad ogni
italiano un bonus di 80€ , successivamente limitato ai soli lavoratori
(escludendo quindi i pensionati, le partite IVA e gli indigenti) che é costata
10,5 miliardi di € solo in un anno ed é stata principalmente finanziata dai
tagli agli enti locali.
Il denaro speso per
questo regalo elettorale e populista sarebbe stato meglio impiegato nello
stimolare le imprese italiane con sgravi fiscali o incrementando la ricerca e
sviluppo italiani, tra i più bassi nell'Unione europea.