mardi 10 décembre 2013

Beni culturali italiani: perle per i porci!

Oggi il Ministro dei beni culturali e del Turismo , Massimo Bray, ha twittato la "grande notizia" che uno dei due bronzi di Riace é infine in piedi, dopo un secondo restauro protrattosi, senza spiegazioni plausibili,  per quasi quattro anni e con costi triplicati da 11 a 33 milioni di euro!

Anche l'UNESCO ha bacchettato l'Italia per questi ritardi ingiustificati riguardo a questi capolavori ellenistici, ritrovati nei bassi fondali di Riace nell'ormai lontano 1972, che il mondo ci invidia, ma che, a quanto pare, l'Italia é incapace di promuovere e valorizzare adeguatamente.

Dopo il ritrovamento ed il primo restauro, i Bronzi furono esposti in varie mostre in giro per l'Italia, suscitando grande affluenza e lunghe file di entusiasti visitatori.
Ma una volta sopito il clamore della scoperta e collocati i Bronzi nella angusta sala sotterranea del Museo archeologico della Magna Grecia a Reggio Calabria, l'oblio é ricaduto su questi splendidi capolavori;


Prima di questo secondo restauro, iniziato nel 2009, c'é da dire che la città di Reggio Calabria non ha fatto quasi niente per segnalare la presenza dei Bronzi con una cartellonistica ed indicazioni adeguate, tant'é che, prima dell'avvento del GPS, anche chi conosceva la lingua di Dante doveva destreggiarsi chiedendo ai passanti le indicazioni per trovare il museo.
Nessuna meraviglia quindi che il Museo fosse ai tempi semivuoto...

 Il "restauro lumaca", ma con prezzi da rapina, dei Bronzi di Riace, si aggiunge ai tanti altri segnali dell'abbandono del patrimonio artistico italiano, ad iniziare dallo starordinario sito di Pompei, preservato per secoli quasi intatto sotto  i lapilli ed ora oggetto di incuria, degrado e crolli.


L'italia racchiude, secondo i dati UNESCO più dela META' del patrimonio artistico e culturale MONDIALE, ed a questo titolo,  qualora tale patrimonio fosse sufficientemente valorizzato e promosso,
dovrebbe essere la PRIMA destinazione turistica al mondo!

Invece , secondo i dati (2012) dell'Organizzazione Mondiale del turismo l'italia é soltanto quinta per numero di visitatori con 46,4 milioni (+0,5%) preceduta da Francia 83 milioni, USA con 67,3 milioni (+6,8%), Cina e Spagna, entrambe con 57,7 milioni; mentre dal punto di vista degli afflussi valutari é solo sesta con 41,2 MLD di US dollari, dopo USA (126,2), Spagna (55,9), Francia (53,6), Cina (50) e Macao, che della Cina  fa parte (43,7).

Gli incassi di musei e siti archeologici italiani nel 2012, con 110 milioni di euro , sono del 25% inferiori a  quanto incassa da solo il Louvre ed il fatturato complessivo dei servizi aggiuntivi è stato la metà di quanto incassato dal solo  Metropolitan di New York!
Insomma, i musei ed i siti archeologici italiani non riescono nemmeno a coprire una parte significante dei costi delle loro strutture e degli stipendi dei dipendenti.




Di fronte a questi dati, più che desolanti, appare improrogabile un ripensamento delle politiche relative alla valorizzazione ed alla fruizione del patrimonio culturale italiano, nonché all'adeguamento dell'offerta di tale patrimonio, soprattutto nel Mezzogiorno, alle esigenze del pubblico, affinché queste risorse non vengano  privatizzate e  possano contribuire in modo significativo, stabile  e crescente al PIL  ed all'occupazione nazionale.


mercredi 4 décembre 2013

La banalità del capitalismo di rapina

Quante sono le perdite, in termini umani, che il capitalismo di assalto ha fatto e continua a registrare nel mondo , a seguito di ristrutturazioni, chiusure e fallimenti (ordinari o fraudolenti) di aziende?

Quanti sono i lavoratori, i risparmiatori  ed anche i piccoli imprenditori che hanno visto le loro esistenze spezzate a causa di un'azienda fatta chiudere per una decisone presa al chiuso di un asettico ufficio nella City, a Singapore o a Zurigo?





Quanto malessere, quante depressioni, quanti internamenti psichiatrici, quanti suicidi, hanno causato capitalisti di assalto e  senza scrupoli,  che si chiamino, pensando ai soli  casi eclatanti in  Italia,  Tanzi e Cragnotti, oppure negli USA Kenneth Lay per la ENRON, con la copertura della società di revisione Andersen?



Accurate e dettagliate analisi statistiche non sono state ancora condotte, ma sappiamo che la lista delle vittime umane é lunghissima e destinata ad allungarsi ancora.

Questi "cervelli" , veri criminali dediti alla truffa ed all'occultamento sistematico della verità, hanno provocato con le loro azioni drammi umani spesso estremi.
Ma se guardiamo le loro facce ed ascoltiamo le loro "ragioni" , quando, (ed in Italia bisogna anche aggiungere "se")  costoro vanno a sedere sui banchi degli accusati, ci troviamo davanti ad ominicchi, che cercano di scaricare le colpe del loro agire sulla mondializzazione, o sugli obiettivi sempre più ambiziosi  posti dai consigli di amministrazione, o sulle "richieste" dei politici...

Ci appare quindi la banalità del capitalismo criminale, cosi' come il processo di Eichmann nel 1961, mirabilmente analizzato da Anna Arhendt, rivelo' l'incarnazione dell'assoluta banalità del male.



La differenza é che nel caso Eichmann, vi era un uomo che diceva di obbedire per servire un'ideologia,  totalitaria e criminale, oggi i capitalisti di rapina sono animati da una molla molto meno "ideale" e molto più personale: la loro patologica ed insaziabile sete di ricchezza!


jeudi 28 novembre 2013

Le ingombranti ceneri del berlusconismo

La troppo a lungo rinviata decadenza di Berlusconi da senatore segna uno spartiacque nella vita politica del Paese.
Un simbolo di impunità é finalmente caduto per chi é stato condannato con tripla sentenza di frode fiscale passata in giudicato!

Adesso Berlusconi dovrà rassegnarsi a lavorare, prestando servizi di utilità pubblica, se non sarà richiesta la sua carcerazione da parte di qualche procura per altri reati, visto che non é più coperto dalla immunità parlamntare.

Dal punto di vista economico il Paese reale é rimasto completamente bloccato nei  venti anni del berlusconismo, in cui il Parlamento ha sprecato  tempo e visto mortificato il proprio ruolo, legiferando ad personam per non fare andare Berlusconi in galera o votando che Ruby era la nipote di Mubarak...



Col "liberale" Berlusconi ai comandi, il quale curava invece i propri personali interessi, tessendo accordi inconfessabili con dittatori come Putin e Gheddafi, l'Italia si é via via sganciata dal resto d'Europa.

Non sono state fatte le riforme per modernizzare l'economia del Paese, non si é riusciti a rendere  la pubblica amministrazione efficace ed indipendente dalla politica, si sono sprecate risorse in opere faraoniche, costosissime ed inutili come il Ponte sullo stretto (per fortuna soltanto progettato ma su cui continuamo a pagare penali assurde grazie ad accordi concessi dal governo Berlusconi) e la  TAV Torino-Lione.

Di fronte ad una politica incentrata sui propri privilegi e che si disinteressa del Paese reale, l'economia italiana  ha perso enormemente in competitività, e non puo' più recuperarla, con l'avvento dell'euro, attraverso la svalutazione monetaria .

Mentre la globalizzazione incede, gli industriali italiani delocalizzano in Paesi dove la manodopera é meno cara, il fisco più clemente o semplicemente la pubblica amministrazione più efficace...

D'altro canto le aziende straniere sono più che reticenti ad investire in Italia, vista la paralisi e le lungaggini della giustizia civile, e l'estensione della criminalità organizzata a tutte le zone geografiche ed  ai gangli economici del Paese.

Moltissime aziende continuano a fallire di fronte a consumi nazionali bloccati; la disoccupazione continua a salire in freccia, soprattutto nel Mezzogiorno, fra i giovani e le donne, lasciando terreno fertile alla criminalità organizzata.

Ma, a parte i danni economici, sembrano ancora più gravi , al fine della rinascita del Paese,  i danni culturali inferti  dal berlusconismo nel ventennio !

Berlusconismo ha soprattutto significato un modo di agire improprio: potere e denaro usato per prevaricare gli avversari, per tacitare le voci dissenzienti che non si lasciano comprare, come i giornalisti scomodi, che si chiamino Montanelli o Biagi; potere usato per travisare, con la menzogna ripetuta all'infinito, scomode verità, cosi' come insegnato dal ministro dell'informazione nazista, Goebbels.


Berlusconismo ha significato stra-potere economico e mediatico (privato e pubblico forgiato agli interessi particolari) ed un conflitto di interessi tollerato ad libitum, visto  che in qualsiasi Paese veramente democratico, chi detiene i media NON PUO' essere in politica.

Berlusconismo é in fondo dittatura, esercitata con strumenti più soffici, attraverso lo smisurato potere mediatico ed economico, imbonendo le folle anche con tanti circensem, quali la TV spazzatura, il sesso ammiccante ed il calcio, spesso rivelatosi truccato.

Berlusconismo é stato in fondo il tradizionale assenso degli italiani a colui che viene riconosciuto come il  più forte, senza porsi domande su come questa folgorante ascesa sia stata possibile in cosi' breve tempo.

Quella italiana non appare quindi, salvo minoritarie eccezioni, come una società dotata di vitale coscienza civile, degli anticorpi e dei necessari "checks and balances" contro gli abusi di potere.

Con la disapplicazione della Costituzione operata da chi si é succeduto al potere e la costatazione che chi doveva controllare ed opporsi, soprattutto dal punto di vista politico, si é fatto comprare sotto forme diverse,  si constata l'assenza di  garanzie allo strapotere dei potenti, salvo l'intervento chirurgico della magistratura, proprio come, venti anni fa, ai tempi di Mani Pulite.

A distanza di venti anni, il nuovo intervento della magistratura nei confronti della politica deviata e corrotta (che spazia da destra a sinistra) ci fa capire come  la politica italiana, sia stata costantemente incapace di rinnovarsi e di separare il grano dal loglio, troppo preoccupata a partecipare ai comitati di affari che si spartiscono i grandi cantieri o la normale "emergenza", dalla TAV all'EXPO, dalla sanità ai rifiuti.

Non conoscendo più gli italiani la propria storia, neanche quella recente del ventennio fascista, sono stati quindi condannati a riviverla, .affidando di nuovo il loro destino nelle mani dell'uomo della Provvidenza, che si é rivelato invece un misero mistificatore ed un delinquente incallito.

Il fondato timore é che gli italiani, dopo il ventennio di berlusconismo, che ha visto l'istruzione e la cultura regredire costantemente, a scapito della crescita del razzismo, del sessimo e della violenza verbale e fisica contro tutti i diversi, si siano assuefatti a delegare ed ad essere governati dal connubbio abbagliante tra potere mediatico e quello economico.
A questo punto poco conterà chi sarà il prossimo pifferaio magico di turno;  che si chiami Marina, Luca o Matteo, gli italiani rischiano di seguirlo verso il baratro...



mardi 26 novembre 2013

Mignottocrazia e non solo, in Italia

La Biancofiore, ammettendo che in Italia "le donne si buttano a pesce su uomini ricchi e famosi",
fa outing sul proprio caso e su quello della totalità delle sue colleghe di partito, quando ancora era l'unitario PDL.

In più, col ventennio berlusconiano in Italia si é ormai tristemente affermata  la prostitituzione dei cervelli, che ha colpito "intellettuali" come Sgarbi, Sallusti, Belpietro, Ferrara, Vespa e tanti altri.

A differenza della mignottocrazia, la prostituzione intellettuale é un virus bisessuale, ma eticamente più grave, in quanto esercitata da soggetti che non hanno problemi di sopravvivenza , ma hanno scelto di leccare il deretano del loro sponsor solo per motivi di carriera e di ascensione sociale.

Giornalisti col senso dell'etica come Enzo Biagi, che hanno denunciato questa deriva servilistica, frutto dell'ascesa al potere di Berlusconi,  sono stati puntualmente emarginati e lasciati senza lavoro.

Come meravigliarsi poi se l'Italia, Paese sclerotizzato, gestito da una gerontocrazia che trova lavoro solo per i propri affini e sconosce la meritocrazia,  faccia registrare una grave fuga dei cervelli e sia in costante declino  ?


mercredi 20 novembre 2013

L'eutanasia in Europa ed in Italia


Eutanasia in Belgio
Dodici anni dopo la legge sull'eutanasia attiva, il Belgio, col voto positivo della Commissione del Senato questo 27 novembre,  si accinge a legiferare anche sull'eutanasia per i minorenni.

In Belgio l'eutanasia attiva per gli adulti ed i minorenni emancipati é già in vigore dal maggio 2002 rispettando 3 condizioni prima della somministrazione di una sostanza letale al paziente da parte del medico:
-Il paziente deve essere maggiorenne o minore emancipato ed essere cosciente al momento della domanda ;
-La richiesta deve essere espressa dal paziente in modo volontario, ponderato e ripetuto, senza essere frutto di pressioni esterne;
-Il paziente si deve trovare in una situazione medica senza speranze e deve essere oggetto di una sofferenza fisica e/o  psichica costante ed insopportabile che non puo' essere lenita e risultante da una causa accidentale o da una pâtologia grave ed incurabile.


L'azione del medico che pratica l'eutanasia é inquadrata dalla legge (medico volontario, necessità di informare il paziente sulle cure palliative, consultazione obbligatoria di un secondo medico, tempo minimo di un mese tra la domanda del paziente  e la pratica dell'eutanasia) e per ogni eutansia praticata é prevista la redazione di un rapporto ad un'apposita Commissione composta di giuristi e medici, che verifica il rispetto della legge.
Il Belgio dà la possibilità ai cittadini  di formulare in anticipo la loro richiesta di eutanasia, nel caso in cui fossero in uno stato di incoscienza, cio' che in Italia viene indicato col termine di testamento biologico.

Secondo lo schema di legge per i minorenni, che dovrebbe essere approvato dal Parlamento in sessione pleanria , a differenza dell'eutanasia per i maggiorenni, non sarà possibile la richiesta anticipata, né l'eutansia sarà possibile nel caso di  sofferenze psicologiche.
Sarà il minorenne a poter chiedere l'eutanasia, ma ci vorrà l'assenso di entrambi i genitori.

Perché legalizzare l'eutanasia?
Lo scopo giuridico dell' inquadramento dell'eutanasia é di fare uscire dall'ombra e dall'illegalità i numerosissimi casi praticati dai medici in ogni Paese, che agiscono su richiesta dei pazienti o delle famiglie ma nell'illegalità,  inquadrando la loro azione nel rispetto delle condizioni poste dalla legge e quindi prevenendo ed evitando possibili abusi.
Il ricorso all'eutanasia si giustifica eticamente:
-col libero arbitrio di ogni individuo;
- dal fatto che quando un paziente é affetto da una patologia che non gli lascia speranze  e non gli viene più  garantita una qualità di vita decente , a causa di gravi sofferenze fisiche e psichiche, sia preferibile che egli scelga consapevolmente una fine di vita piuttosto che trascinare la propria esistenza in mezzo alle sofferenze
- con la consapevolezza del malato di non avere più diritto ad una vita dignitosa, e di dover pesare sempre di più sui propri cari, impedendo anche a loro una vita normale .

Situazione giuridica dell'eutanasia attiva o passiva ed al suicidio assistitito in Europa :

L'eutanasia attiva (in cui é il medico che somministra la dose letale)  é legale in Europa soltanto in Olanda, Belgio e Lussemburgo. 

In Svizzera sono  legalizzati sia il suicidio assistito,  in cui é il paziente che si somministra la dose mortale, preparata dal medico, che l'eutanasia passiva.
In Spagna sono  legalizzati dal 1995 sia il suicidio assistito che l'eutanasia passiva.
In Svezia, mentre l'eutanasia attiva é vietata, il sucidio assistito é tollerato.

Molti Paesi europei  come la Francia, la Finlandia, la Ungheria, la Norvegia, la Slovacchia  hanno legalizzato l'eutanasia passiva, la quale si esercita attraverso la fine o l'omissione delle terapie per il paziente  .
Altri Paesi si trovano in una situazione giuridica diversa riguardo all'eutanasia passiva, in quanto questa NON é inquadrata da una legge, ma viene tollerata, come in Germania, a causa della legge nazista sulleugenismo che ha permesso l'eutanasia di 150.000 pazienti tedeschi.

Il Regno Unito si trova in una situazione particolare perché l'eutanasia é in principio illegale, ma vi sono state decisioni di giustizia che la hanno resa possibile.

I Paesi in cui l'eutanasia si attiva che passiva che il suicidio assistito sono illegali sono: il Portogallo, la Grecia, la Polonia, la Repubblica Ceca e l'Irlanda

.

La situazione in Italia,

 L'eutanasia attiva é considerata un crimine, assimilato all'omicidio, all'omicidio di consensiente, all'aiuto al suicidio, punibile  dai 5 ai 16 anni di carcere.

l'eutanasia passiva (omissione di cure necessarie alla sopravvivenza) rientra nell'ambito delle libertà garantite dalla Costituzione all'articolo 32,par 2 "nessuno puo' essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per opera di legge".
Inoltre in Italia NON si configura come eutanasia né la cessazione delle cure dopo la morte celebrale, né il rifiuto all'accanimento terapeutico, che si configura quando la morte é imminente e inevitabile ed il medico é autorizzato sia dal codice etico che dalla legge e persino dalla Chiesa cattolica, ad interrompere o  rifiutare trattamenti gravosi per il malato.

Tuttavia in Italia manca una legge specifica per l'eutanasia passiva nel caso in cui il paziente non sia capace di intendere e di volere al fine di manifestare il proprio consenso all'arresto o l'omissione delle cure.
Questo vuoto legisaltivo italiano ha creato controversi casi, di cui quello Welby e Onglaro sono i più tristemente famosi.

                                                                           
In Italia si potrebbe supplire a questo vuoto legislativo rendendo ufficiale il "testamento biologico" del cittadino, ma il Parlamento, sul quale, come si sa, il Vaticano ha una forte influenza in modo trasversale a tutti i partiti, non é riuscito a trovare né i tempi né la volontà per un accordo in materia...

Sarebbe opportuno rilanciare in Italia questo importante dibattito per una società moderna, cosi' come richiesto da diverse gruppi quali l'associazione Coscioni, secondo chi lo desideri possa chiedere in tempo, attraverso il testamento biologico, l'arresto o l'omissione delle cure che lo riguardino, al fine di poter porre fine ai propri giorni nella legalità e nella dignità.


vendredi 15 novembre 2013

Casi Cancellieri Vendola : cartina tornasole sudditanza politici ad interessi economici e finanziari

Non mi sono mai emozionato a sentire il politico Vendola declamare teoremi politici barocchi e fumosi.
Non comprendevo poi come un politico che si dichiara di sinistra omaggiasse Don Verze' donando terreni e finaziamenti regionali per creare una filiale del suo ospedale in Puglia.
So anche che dopo le elezioni Vendola ha schiacciato nel guscio i laboratori poltici delle Fabbriche, affollate di giovani entusiasti, pieni di idee e desiderosi di condividerle...



Quanto alla Cancellieri , il fatto che fosse l'unico ministro del governo Monti riconfermata nel governo Letta, la dice lunga sulla sua potenza e sui suoi appoggi...
Appoggi ed amicizie della peggior razza padrona, bancarottiera, quella dei Ligresti, di cui tutta l'Italia ha saputo, dopo le rivelazioni delle intercettazioni telefoniche.




Non possiamo essere naïf, il potere ti cambia; ma il potere non ti puo' corrompere, non ti puo' portare a tradire la tua missione politica, che ti impone di restare al di sopra delle parti, a non patteggiare per nessuno.

Come al solito la classe politica italiana non ha saputo rinnovarsi dall'interno, con una selezione dei migliori e dei più onesti.
Sono andati avanti sempre i più ammanigliati col potere economico e finanziario, che ha pagato loro le campagne elettorali.
Anche questa volta é stata la magistratura, con la sua supplenza alla politica, a fare scoppiare il bubbone!
Ed il "nuovo" che arriva con Renzi, dal punto di vista della rettitudine, non lascia prevedere proprio niente di buono, visto che,  da Presidente della Provincia, ha già una condanna di primo grado per assunzioni abusive...

                                                                     


Sarebbe ora che, con lo scoppio  di questi "scandali", riconducibili a precisi personaggi politici, nonché con l'emergere di una vera opposizione, al consociavitismo PD-PDL, flagrante col governo delle larghe intese, portino all'agognata catarsi della politica italiana.



                                           


Bisogna rivoltarla come un calzino questa classe politica e farne nascere una nuova,trasparente e cristallina; affinché il nostro Paese possa entrare finalmente nel novero delle democrazie occidentali e non restare tra le repubbliche delle banane.

Non é semplicemente ipotizzabile in un Paese normale, che un magnate dei media e detentore di enormi interessi economici e finanziari possa entrare in politica in flagrante conflitto di interessi. Che questo stesso politico, condannato con tre gradi successivi di giudizio, invece di scontare immediatamente la propria pena, monopolizzi il dibattito politico. Che l'attualità politica, invece di concentrasri sull'emergenza economica e sociale del Paese, finisca col ruotare intorno a trattative segrete ed alle garanzie da fornire ad un leader di partito condannato, che coi suoi media tiene sotto ricatto molti dei suoi attuali "colleghi", anche ai piani più alti...

                                                                 






dimanche 10 novembre 2013

Ricordare ancora l'11 novembre?

L'11 novembre é festa nazionale in Belgio ed in Francia per ricordare l'armistizio firmato lo stesso giorno del 1918 dalla Germania e che mise fine alla prima guerra mondiale.

In un'Europa ormai unita non ha senso festeggiare una data che segna una vittoria di alcune nazioni contro altre.

Ricordiamoci che l'umiliazione subita dalla Germania e le durissime condizioni poste dagli alleati a seguito della  resa di questa nella prima guerra mondiale, furono le cause all'origine del riarmo e poi del revanscismo della Germania nazista e che portarono allo scoppio della seconda guerra mondiale.
Non a caso la Germania nazista volle che la resa della Francia occupata fosse firmata nello stasso vagone ferroviario dove fu firmato l'armistizio del 1918.

L'anno prossimo si celebreranno i cento anni dallo scoppio della prima guerra mondiale 1914-18, a cui l'Italia dopo aver cambiato l'iniziale schieramento che la vedeva nella triplice alleanza con l'impero germanico e quello tedesco, aderi' dal lato della triplice intesa , a fianco della Francia e dell'Inghilterra, soltanto il 24 maggio 1915.

Oramai non vi é più in vita alcun reduce della prima guerra mondiale , ma ricordiamo sempre con tristezza ed orrore i trentasette milioni e cinquecentomila di morti  ed i ventuno milioni di feriti che questo conflitto provoco', di cui molti con  nuove armi micidiali come i gas tossici.



Piuttosto che festeggiare la capitolazione di una nazione rispetto ad altre, sarebbe salutare e costruttivo dare maggior risalto, soprattutto tra i giovani,  alla  giornata universale della Pace (fissata dalla Chiesa cattolica il 1° gennaio) , rendendola non confessionale, e facendola celebrare sia  dell'ONU che dall'UE, visto che la pace tra i propri membri é uno dei fattori costitutivi di queste organizzazioni internazionali.