L'assemblea "Cambiare si puo' " Bruxelles si é riunita il 17 dicembre ed ha elaborato il seguente comunicato:
Cambiare si puo' : Anche gli Italiani all’estero appoggiano il Movimento "Cambiare si puo' "
Come Italiani residenti all'estero e con diritto di voto alle elezioni politiche italiane rappresentavamo alle ultime elezioni politiche del 2008 quasi 3 milioni di elettori ed eleggiamo 18 parlamentari, di cui 12 alla Camera e 6 al Senato.
e aggiungiamo un punto relativo alla nostra particolare situazione:
Punto integrativo per gli italiani all'estero
In quanto Italiani all’estero, chiediamo un funzionamento efficiente e moderno, con una presenza minima garantita nei luoghi tradizionali dell'emigrazione italiana, per i Consolati italiani, smantellati ed accorpati dalla recente "riforma" Frattini.
Chiediamo inoltre una gestione professionale, dal punto di vista manageriale e culturale per gli Istituti italiani di Cultura, in modo che questi Enti possano diffondere efficacemente la cultura e la lingua Italiana nel mondo ed essere strumenti di inclusione ed integrazione sociale anche tra le diverse generazioni di italiani residenti all’estero.
Chiediamo la riforma delle rappresentanze degli italiani all'estero, COMITES e CGIE per un loro efficace e trasparente funzionamento come punto di collegamento tra le comunità italiane all’estero e i vari livelli di governo italiani. Tra i compiti dei COMITES , in stretta collaborazione con le reti consolari, deve rientrare l’Individuazione e la rilevazione degli italiani in emigrati in stato di necessità e di una eventuale predisposizione di interventi mirati ad attenuare queste situazioni, anche proponendo accordi bilaterali tra l’Italia e il paese ospitante. Un altro punto importante dell’azione dei COMITES dovrà riguardare il monitoraggio e il supporto alla nuova emigrazione italiana, sempre più precaria, e la valorizzazione delle associazioni italiane presenti all’estero.
Chiediamo inoltre una revisione dell'IMU, affinché i cittadini residenti all’estero possano beneficiare dell'aliquota minima per il primo immobile posseduto in Italia, purché questo sia appartenente a categorie diverse da quelle degli immobili di lusso.
Il documento é stato elaborato /approvato dalla Assemblee di Bruxelles:
Luca Barzi; Marilla Boffito; Leopoldina Caccia Dominioni, Laura Fallavolita, Giuseppe Fiamingo, Pietro Lunetto, Fabrizio Basano
ed é stato approvato dalle rappresentanti dell'Assemblea di Parigi:
Elisabetta Romeo e Caterina Avanza
nonché da Ernesto Granese dell'associazione "Italians in Brighton"