vendredi 21 décembre 2012

Non soffochiamo in culla un movimento progressista unitario

L'unica soluzione per l'affermazione di un movimento progressista alternativo e credibile, che possa affrontare  le  problematiche economiche, sociali e civili del Paese é la fusione del programma e delle forze di "Cambiare si puo' " , che vede al primo punto l'Europa dei cittadini e la rinegoziazione del debito pubblico ed articola proposte sulla tutela dei lavoratori e del lavoro, il reddito minimo di cittadinanza, la tutela ecologica del territorio e la riconversione ecologica dell'economia, la valorizzazione ed il mantenimento pubblico dei beni comuni, una giustizia fiscale ed una tutela delle fasce più deboli della popolazione, col programma e le forze del Movimento arancione, di  De Magistris, assieme a quelle di "Io ci sto' " di Ingroia, con programma maggiormente incentrato sull'affermazione della legalità,  la cultura nazionale e lo sdradicamento delle Mafie, tagliando i legami con la politica.
Il tempo rimasto purtroppo é pochissimo!

jeudi 20 décembre 2012

Foto avvenimenti pubblici


25 Aprile 2012, intervista a Radio Alma, Bruxelles


 Convegno Nuova Italia a Bedford, Regno Unito (Maggio 2011)

 Convegno Libertà e Giustizia sui media a Bruxelles, Belgio (Giugno 2012)

Manifestazione  da me promossa a Bruxelles per le vittime attentato di Brindisi e contro ogni violenza (Maggio 2012) 

Equipe di Confronto a Radio Alma (Giugno 2012),
 Istituto italiano di cultura Bruxelles (Giugno 2012)
coi ragazzi dell'ANPI di ritorno dalla visita ad Auschwitz (Maggio 2012)
 Intervento sulle specificità degli italiani all'estero (Verso la terza Repubblica, Roma, Marzo 2011)

Punti programmatici per gli italiani residenti all'estero


L'assemblea  "Cambiare si puo' " Bruxelles si é riunita il 17 dicembre ed ha elaborato il seguente comunicato:
Cambiare si puo' :  Anche gli Italiani all’estero appoggiano il Movimento "Cambiare si puo' "
Come Italiani residenti all'estero e con diritto di voto  alle elezioni politiche italiane rappresentavamo alle ultime elezioni politiche del 2008 quasi 3 milioni di elettori ed eleggiamo 18 parlamentari, di cui 12 alla Camera e 6 al Senato.

Come Italiani residenti all’estero appoggiamo i 10 punti programmatici del Movimento “Cambiare si puo”  http://www.cambiaresipuo.net/cartoline-2/
e aggiungiamo un punto relativo alla nostra particolare situazione:
Punto integrativo per gli italiani all'estero
 In quanto Italiani all’estero, chiediamo un funzionamento efficiente e moderno, con una presenza minima garantita nei luoghi tradizionali dell'emigrazione italiana, per i Consolati italiani, smantellati ed accorpati dalla recente "riforma" Frattini.
Chiediamo inoltre una gestione professionale, dal punto di vista manageriale e culturale per gli Istituti italiani di Cultura, in modo che questi Enti possano diffondere efficacemente la cultura e la lingua Italiana nel mondo ed essere strumenti di inclusione ed integrazione  sociale anche tra le diverse generazioni di italiani residenti all’estero.
Chiediamo la riforma delle rappresentanze degli italiani all'estero, COMITES e CGIE per un loro efficace e trasparente funzionamento come punto di collegamento tra le comunità italiane all’estero e i vari livelli di governo italiani. Tra i compiti dei COMITES , in stretta collaborazione con le reti consolari,  deve rientrare l’Individuazione e la rilevazione degli italiani in emigrati in stato di necessità e  di una eventuale predisposizione di interventi  mirati ad attenuare queste situazioni, anche proponendo  accordi bilaterali tra l’Italia e il paese ospitante.  Un altro punto importante dell’azione dei COMITES dovrà riguardare il monitoraggio e il supporto alla nuova emigrazione italiana, sempre più precaria, e  la valorizzazione delle associazioni italiane presenti all’estero.
Chiediamo inoltre una revisione dell'IMU, affinché i cittadini residenti all’estero possano beneficiare dell'aliquota minima per il primo immobile posseduto in Italia, purché questo sia appartenente a categorie diverse da quelle degli immobili di lusso.

Il documento é stato elaborato /approvato dalla Assemblee di Bruxelles:
Luca Barzi; Marilla Boffito; Leopoldina Caccia Dominioni, Laura Fallavolita, Giuseppe Fiamingo, Pietro Lunetto, Fabrizio Basano
ed é stato approvato dalle rappresentanti dell'Assemblea di Parigi:
Elisabetta Romeo e Caterina Avanza
nonché da Ernesto Granese dell'associazione "Italians in Brighton"

mercredi 12 décembre 2012

Referendums per il lavoro: rush finale

Per il ripristino dell'art. 18 dello statuto dei lavoratori, in modo da essere protetti dai licenziamenti senza giusta causa e per l'abolizione dell'articolo 8 della manovra finanziaria 2011, in modo da dare pieno valore al contratto nazionale di lavoro, 
si puo' firmare al Consolato italiano di Bruxelles, 38 Rue de Livourne, fino al 18 dicembre.
Bisogna recarsi, con il proprio documento di identità
Dalle ore 9 alle 12:30 dal Lunedì al Venerdì 
ed il Lunedi e Mercoledi anche dalle 14.30 alle 16.00
http://www.referendumlavoro.it/index.php?option=com_content&view=frontpage&Itemid=1

mercredi 5 décembre 2012

Lo scandalo dell'anagrafe degli italiani all'estero

Apprendo che nel corso dell'ultima riunione di quell'inutile ed autoreferenziale struttura chiamata CGIE (Consiglio generale degli italiani all'estero) il Ministero degli esteri italiano si é vantato di aver portato al 91% la corrispondenza tra gli schedari elettorali consolari e quelli  dell'AIRE (Anagrafe italiani residenti all'estero).

La corrispondenza  integrale tra questi due schedari é condizione necessaria affinché i consolati dispongano delle liste aggiornate dei relativi residenti all'estero e possano inviare loro  le schede elettorali , permettendo a TUTTI i residenti all'estero di esercitare il loro diritto di voto.

Questo scandalo della discrepanza tra i due tipi di schedario dura da troppo tempo ed impedisce a troppi italiani (il 9% che mancano ancora a completare la corrispondenza integrale tra i due schedari) di esercitare il proprio diritto di voto.

Come al solito ci si rende conto che l'informatica per la pubblica amministrazione italiana rimane una materia sconosciuta ed inapplicata....!



jeudi 29 novembre 2012

Reti italiane nel Mondo


Come residente italiano all'estero, desidero due cose semplici, ma essenziali,  partendo dalle due strutture istituzionali di cui "godiamo" all'estero:
1) Ristabilire una rete di consolati EFFICIENTI e MODERNIZZATI, grazie anche alle teconologie offerte da INTERNET, ed istituire permanenze consolari settimanali nelle  località in cui i Consolati sono stati soppressi di recente, in modo che gli italiani meno favoriti, anziani, handicappati, possano ottenere i servizi sociali, di anagrafe e di notariato a prossimità del loro luogo di residenza e non debbano essere costretti a spostamenti di centinaia di chilometri.
 2) che gli Istituti italiani di cultura all'estero,  vengano gestiti professionalmente, da direttori che abbiano chiare competenze manageriali e meriti in campo culturale e NON siano affidati ai protetti di qualche ministro, in modo da svolgere a pieno il ruolo di ambiasciate culturali del nostro Paese, che la legge devolve loro.