jeudi 26 décembre 2013

il video dell'aggressione alla giornalista ucraina Tatiana Chornovil





Il video dell'aggressione all' auto della giornalista ed attivista Europdan,Tatiana Chornovil da parte dei servizi segreti ucraini, successivamente estratta dall'auto e picchiata a sangue.
Ora si trova in ospedale con commozione cerebrale e dovrà subire un intervento di chirurgia facciale.

Cosi' lo zar Viktor Yanukovich tratta gli oppositori al suo regime pro-Putin!

mercredi 25 décembre 2013

Ucraina: picchiata a sangue la giornalista Tatyana Chornovil, attivista Euromaidan ed oppositrice al Presidente pro-Putin Yanukovich

Questa la sorte degli oppositori  al potere del Presidente Yanukovyc in Ucraina!

La giornalista ed attivista Euromaidan (il partito che vuole l'adesione dell'Ucraina all'UE),
 che aveva investigato sui patrimoni dei membri del governo é stata brutalmente picchiata da individui che la hanno prelevata dalla sua auto.
Ricoverata in ospedale per trauma cranico, commozione cerebrale.
Dovrà essere sottoposta a chirurgia facciale.

jeudi 19 décembre 2013

Gioco d'azzardo, a chi profitta questa piaga?

Nonostante e probabilmente a causa dell'avanzare della crisi,  gli italiani hanno fatto  registrare una crescita esponenziale nel gioco d'azzardo: dai circa 10 miliardi di € spesi nel 2000 si é giunti ad oltre 90 miliardi di € dilapidati nel 2012 per il "gioco legale" (pari all'incirca al 5% del PIL nazionale), a cui vanno aggiunti circa 10 milioni di € di scommesse clandestine.
 Con questi dati l'Italia si attribuisce il triste primato di essere  il secondo Paese al mondo per diffusione di quella "Fabbrica delle illusioni" che é diventato ormai il gioco d'azzardo .
L'Italia é inoltre il primo Paese al mondo per diffusione del "gratta e vinci".
In Italia ci sarebbero 400.000 slot machines, cioé una ogni 150 abitanti, il che la situa al secondo posto al mondo , dopo l'Australia.
Gli italiani che si confrontano con il gioco d'azzardo sarebbero circa 15 milioni, di cui  1.250.000 giovani tra i 15 ed i 19 anni. La cifra delle persone coinvolte dall'inferno che si accompagna al gioco compulsivo va moltiplicata per tre, se si tiene conto dei nuclei familiari confrontati con problemi di indebitamento e violenza.
Secondo una ricerca dell'Eurispes i dipendenti patologici dal gioco d'azzardo (ludopatici)  sarebbero circa 800.000 ed in continua crescita.
I costi sociali e sanitari derivanti per la collettività da queste ludopatie si stimano tra i 5,5 ed i 6,5 milioni di € annui.
Proprio a causa di questi gravi e crescenti costi sociali, anche gli enti locali iniziano a muoversi contro i locali che propongono il gioco d'azzardo, cercando di ridurne gli orari di apertura e stoppare le nuove licenze (vedasi manifesto coluni lombardi http://www.terre.it/upload/documenti/8/85/857/8571.pdf) e la Lombardia ha anche varato all'unanimità  lo scorso  ottobre una legge regionale per combattere la ludopatia ed evitare la proliferazione delle sale di gioco d'azzardo.

Il gioco legale é amministrato dal Monopolio di Stato, che ne affida poi la gestione ad aziende tramite bandi di gara , che si dividono poi questo ricchissimo mercato, che attinge alle tasche dei soggetti meno favoriti della società.
In pratica lo Stato Italiano é diventato biscazziere pur di incassare quei proventi fiscali che "non riesce" a fare propri da parte dei liberi professionisti e lavoratori autonomi!

Sul totale delle scommesse, il 56% viene effettuato presso slot machines e video lotterie, il 16% attraverso giochi online, il 12% col Gratta e Vinci, lil 7% viene dal Lotto, il 4% dalle scommesse sportive, il 2% dal SuperEnalotto, il 2% da Bingo e l'1% dalle scommesse ippiche.

                                       
Dei circa 90 miliardi di € che gli italiani dilapidano presso le società che si dividono la ricca torta dei giochi e delle scommesse, allo Stato, ne arriva mediamente soltanto il 9%, mentre invece la tassazione a titolo di IVA sarà portata al 22%.

Questo pardosso accade soprattutto "grazie" all'azione delle potenti lobbies del settore dei giochi online e delle slot machines: dai giochi introdotti ultimamente come Poker cash e Casino' online, lo Stato italiano incassa soltanto lo 0,6% delle tasse di tutti i giochi d'azzardo, mentre da giochi più "anziani" come il SuperEnalotto l'Erario incassa il 44% delle tasse provenienti dal gioco d'azzardo. 

Al momento le aziende concessionarie di slot e video lottery sono: le maggiori  Lottomatica e Snai, completamente italiane,  vi sono poi la Cirsa Italia di proprietà spagnola, la spagnola Codere Network, Cogetech, G.Matica, Gamenet, Hbg Connex, Intralot Gaming Machines, Videolot Rete, Netwin Italia, Nts Network, Sisal Entertainment. 

Le aziende concessionarie hanno l'obbligo di esercitare la rete telematica e di assicurarne l'operatività. Queste società  incaricano i gestori di installare gli apparecchi - attualmente 400 mila - poi affidati agli esercenti, i locali pubblici dove gli utenti giocano. Le concessionarie hanno il compito di esattori per conto dello Stato, in quanto oltre a incassare il proprio utile, incamerano anche il "Preu", prelievo erariale unico, che poi versano ai Monopoli.

Tuttavia per qualche anno alcune di queste società hanno "dimenticato" di allacciarsi alla rete telematica, impedendo quindi allo stato di incassare il Preu e di effettaure la tassazione delle concessionarie sui proventi incamerati dai giocatori.


A partire dal 2007 la Corte dei Conti del Lazio ha aperto un contenzioso per danno erariale con i dieci concessionari di slot machine, chiedendo un risarcimento stimato inizialmente in 98 miliardi di euro. Il danno é stato appurato  da una inchiesta del Nucleo Speciale Antifrode della Guardia di Finanza, guidata dal generale Umberto Rapetto.

Nel 2012, in primo grado la Corte dei Conti del Lazio ha condannato i concessionari diminuendo il danno a 2,5 miliardi di euro.
La potenza delle lobbies dei giochi d'azzardo é stata confermata dal fatto che nell'agosto 2013, in occasione della riformulazione dell' IMU e relativa sospesione per l'anno 2013, vengono inseriti tra i fondi a copertura del decreto eventuali introiti derivanti dalla chiusura del contenzioso. Tale chiusura prevede un introito compreso tra i 500 milioni e i 700 milioni di euro, corrispondenti soltanto al 30% della sanzione. Per tale soluzione è necessaria però l'adesione spontanea dei concessionari condannati, che al momento non sembrano intenzionati a conciliare e puntano invece sul giudizio di appello ancora pendente, contando evidentemente su potenti "santi in paradiso".

Un dettaglio da non passare sotto silenzio e che potrebbe chiarire perché l'industria dei giochi d'azzardo sia stata blandita anche dall'attuale governo: la fondazione di Enrico Letta VeDro' ha ricevuto finanziamenti da due concessionarie di giochi d'azzardo; un finanziamento di 15.000€ dalla HBG ed un finanziamento di 20.000€ dalla SISAL, presieduta da Augusto Fantozzi, ministro di Romano Prodi.

L'ulltimo eclatante e sconcertante evento, che mostra la potenza del potere di condizianamento del Parlamento da parte delle lobbies del gioco d'azzardo, é l'emendamento della senatrice Chiavaroli approvato il 19 dicembre al Senato col sostegno di PD, Scelta Civica, NCD e GAL , volto a tagliare fondi statali a tuti gli enti locali che ostacolassero l'esercizio del gioco d'azzardo, "ritenuto meritevole di tutela" in quanto  porta fondi all'erario, emendamento contro il quale hanno doverosamente votato contro 5 Stelle, SEL e quattro dissidenti del PD (Pupato, Ricchiuti, Ruta e Vaccari).



Una volta questa notizia diffusa in rete e di fronte all'ampissima indignazione dell'opinione pubblica  nei confronti di uno Stato non solo biscazziere ma che  vuole anche strangolare i soggetti che si oppongono al dilagare del gioco d'azzardo, il governo delle "larghe intese" ha ipocritamente presentato un ordine del giorno che impegna il governo a "rivisitare la legislazione sul gioco d'azzardo".
Ancora una volta dobbiamo ringraziare la mobilitazione generale sui social network e sulla stampa alternativa  contro uno Stato biscazziere ed ipocrita, che sfrutta i cittadini ludopatici, col sostegno  di troppi eletti politici, controllati e foraggiati dalle oscure lobbies del gioco d'azzardo.

mardi 10 décembre 2013

Beni culturali italiani: perle per i porci!

Oggi il Ministro dei beni culturali e del Turismo , Massimo Bray, ha twittato la "grande notizia" che uno dei due bronzi di Riace é infine in piedi, dopo un secondo restauro protrattosi, senza spiegazioni plausibili,  per quasi quattro anni e con costi triplicati da 11 a 33 milioni di euro!

Anche l'UNESCO ha bacchettato l'Italia per questi ritardi ingiustificati riguardo a questi capolavori ellenistici, ritrovati nei bassi fondali di Riace nell'ormai lontano 1972, che il mondo ci invidia, ma che, a quanto pare, l'Italia é incapace di promuovere e valorizzare adeguatamente.

Dopo il ritrovamento ed il primo restauro, i Bronzi furono esposti in varie mostre in giro per l'Italia, suscitando grande affluenza e lunghe file di entusiasti visitatori.
Ma una volta sopito il clamore della scoperta e collocati i Bronzi nella angusta sala sotterranea del Museo archeologico della Magna Grecia a Reggio Calabria, l'oblio é ricaduto su questi splendidi capolavori;


Prima di questo secondo restauro, iniziato nel 2009, c'é da dire che la città di Reggio Calabria non ha fatto quasi niente per segnalare la presenza dei Bronzi con una cartellonistica ed indicazioni adeguate, tant'é che, prima dell'avvento del GPS, anche chi conosceva la lingua di Dante doveva destreggiarsi chiedendo ai passanti le indicazioni per trovare il museo.
Nessuna meraviglia quindi che il Museo fosse ai tempi semivuoto...

 Il "restauro lumaca", ma con prezzi da rapina, dei Bronzi di Riace, si aggiunge ai tanti altri segnali dell'abbandono del patrimonio artistico italiano, ad iniziare dallo starordinario sito di Pompei, preservato per secoli quasi intatto sotto  i lapilli ed ora oggetto di incuria, degrado e crolli.


L'italia racchiude, secondo i dati UNESCO più dela META' del patrimonio artistico e culturale MONDIALE, ed a questo titolo,  qualora tale patrimonio fosse sufficientemente valorizzato e promosso,
dovrebbe essere la PRIMA destinazione turistica al mondo!

Invece , secondo i dati (2012) dell'Organizzazione Mondiale del turismo l'italia é soltanto quinta per numero di visitatori con 46,4 milioni (+0,5%) preceduta da Francia 83 milioni, USA con 67,3 milioni (+6,8%), Cina e Spagna, entrambe con 57,7 milioni; mentre dal punto di vista degli afflussi valutari é solo sesta con 41,2 MLD di US dollari, dopo USA (126,2), Spagna (55,9), Francia (53,6), Cina (50) e Macao, che della Cina  fa parte (43,7).

Gli incassi di musei e siti archeologici italiani nel 2012, con 110 milioni di euro , sono del 25% inferiori a  quanto incassa da solo il Louvre ed il fatturato complessivo dei servizi aggiuntivi è stato la metà di quanto incassato dal solo  Metropolitan di New York!
Insomma, i musei ed i siti archeologici italiani non riescono nemmeno a coprire una parte significante dei costi delle loro strutture e degli stipendi dei dipendenti.




Di fronte a questi dati, più che desolanti, appare improrogabile un ripensamento delle politiche relative alla valorizzazione ed alla fruizione del patrimonio culturale italiano, nonché all'adeguamento dell'offerta di tale patrimonio, soprattutto nel Mezzogiorno, alle esigenze del pubblico, affinché queste risorse non vengano  privatizzate e  possano contribuire in modo significativo, stabile  e crescente al PIL  ed all'occupazione nazionale.


mercredi 4 décembre 2013

La banalità del capitalismo di rapina

Quante sono le perdite, in termini umani, che il capitalismo di assalto ha fatto e continua a registrare nel mondo , a seguito di ristrutturazioni, chiusure e fallimenti (ordinari o fraudolenti) di aziende?

Quanti sono i lavoratori, i risparmiatori  ed anche i piccoli imprenditori che hanno visto le loro esistenze spezzate a causa di un'azienda fatta chiudere per una decisone presa al chiuso di un asettico ufficio nella City, a Singapore o a Zurigo?





Quanto malessere, quante depressioni, quanti internamenti psichiatrici, quanti suicidi, hanno causato capitalisti di assalto e  senza scrupoli,  che si chiamino, pensando ai soli  casi eclatanti in  Italia,  Tanzi e Cragnotti, oppure negli USA Kenneth Lay per la ENRON, con la copertura della società di revisione Andersen?



Accurate e dettagliate analisi statistiche non sono state ancora condotte, ma sappiamo che la lista delle vittime umane é lunghissima e destinata ad allungarsi ancora.

Questi "cervelli" , veri criminali dediti alla truffa ed all'occultamento sistematico della verità, hanno provocato con le loro azioni drammi umani spesso estremi.
Ma se guardiamo le loro facce ed ascoltiamo le loro "ragioni" , quando, (ed in Italia bisogna anche aggiungere "se")  costoro vanno a sedere sui banchi degli accusati, ci troviamo davanti ad ominicchi, che cercano di scaricare le colpe del loro agire sulla mondializzazione, o sugli obiettivi sempre più ambiziosi  posti dai consigli di amministrazione, o sulle "richieste" dei politici...

Ci appare quindi la banalità del capitalismo criminale, cosi' come il processo di Eichmann nel 1961, mirabilmente analizzato da Anna Arhendt, rivelo' l'incarnazione dell'assoluta banalità del male.



La differenza é che nel caso Eichmann, vi era un uomo che diceva di obbedire per servire un'ideologia,  totalitaria e criminale, oggi i capitalisti di rapina sono animati da una molla molto meno "ideale" e molto più personale: la loro patologica ed insaziabile sete di ricchezza!


jeudi 28 novembre 2013

Le ingombranti ceneri del berlusconismo

La troppo a lungo rinviata decadenza di Berlusconi da senatore segna uno spartiacque nella vita politica del Paese.
Un simbolo di impunità é finalmente caduto per chi é stato condannato con tripla sentenza di frode fiscale passata in giudicato!

Adesso Berlusconi dovrà rassegnarsi a lavorare, prestando servizi di utilità pubblica, se non sarà richiesta la sua carcerazione da parte di qualche procura per altri reati, visto che non é più coperto dalla immunità parlamntare.

Dal punto di vista economico il Paese reale é rimasto completamente bloccato nei  venti anni del berlusconismo, in cui il Parlamento ha sprecato  tempo e visto mortificato il proprio ruolo, legiferando ad personam per non fare andare Berlusconi in galera o votando che Ruby era la nipote di Mubarak...



Col "liberale" Berlusconi ai comandi, il quale curava invece i propri personali interessi, tessendo accordi inconfessabili con dittatori come Putin e Gheddafi, l'Italia si é via via sganciata dal resto d'Europa.

Non sono state fatte le riforme per modernizzare l'economia del Paese, non si é riusciti a rendere  la pubblica amministrazione efficace ed indipendente dalla politica, si sono sprecate risorse in opere faraoniche, costosissime ed inutili come il Ponte sullo stretto (per fortuna soltanto progettato ma su cui continuamo a pagare penali assurde grazie ad accordi concessi dal governo Berlusconi) e la  TAV Torino-Lione.

Di fronte ad una politica incentrata sui propri privilegi e che si disinteressa del Paese reale, l'economia italiana  ha perso enormemente in competitività, e non puo' più recuperarla, con l'avvento dell'euro, attraverso la svalutazione monetaria .

Mentre la globalizzazione incede, gli industriali italiani delocalizzano in Paesi dove la manodopera é meno cara, il fisco più clemente o semplicemente la pubblica amministrazione più efficace...

D'altro canto le aziende straniere sono più che reticenti ad investire in Italia, vista la paralisi e le lungaggini della giustizia civile, e l'estensione della criminalità organizzata a tutte le zone geografiche ed  ai gangli economici del Paese.

Moltissime aziende continuano a fallire di fronte a consumi nazionali bloccati; la disoccupazione continua a salire in freccia, soprattutto nel Mezzogiorno, fra i giovani e le donne, lasciando terreno fertile alla criminalità organizzata.

Ma, a parte i danni economici, sembrano ancora più gravi , al fine della rinascita del Paese,  i danni culturali inferti  dal berlusconismo nel ventennio !

Berlusconismo ha soprattutto significato un modo di agire improprio: potere e denaro usato per prevaricare gli avversari, per tacitare le voci dissenzienti che non si lasciano comprare, come i giornalisti scomodi, che si chiamino Montanelli o Biagi; potere usato per travisare, con la menzogna ripetuta all'infinito, scomode verità, cosi' come insegnato dal ministro dell'informazione nazista, Goebbels.


Berlusconismo ha significato stra-potere economico e mediatico (privato e pubblico forgiato agli interessi particolari) ed un conflitto di interessi tollerato ad libitum, visto  che in qualsiasi Paese veramente democratico, chi detiene i media NON PUO' essere in politica.

Berlusconismo é in fondo dittatura, esercitata con strumenti più soffici, attraverso lo smisurato potere mediatico ed economico, imbonendo le folle anche con tanti circensem, quali la TV spazzatura, il sesso ammiccante ed il calcio, spesso rivelatosi truccato.

Berlusconismo é stato in fondo il tradizionale assenso degli italiani a colui che viene riconosciuto come il  più forte, senza porsi domande su come questa folgorante ascesa sia stata possibile in cosi' breve tempo.

Quella italiana non appare quindi, salvo minoritarie eccezioni, come una società dotata di vitale coscienza civile, degli anticorpi e dei necessari "checks and balances" contro gli abusi di potere.

Con la disapplicazione della Costituzione operata da chi si é succeduto al potere e la costatazione che chi doveva controllare ed opporsi, soprattutto dal punto di vista politico, si é fatto comprare sotto forme diverse,  si constata l'assenza di  garanzie allo strapotere dei potenti, salvo l'intervento chirurgico della magistratura, proprio come, venti anni fa, ai tempi di Mani Pulite.

A distanza di venti anni, il nuovo intervento della magistratura nei confronti della politica deviata e corrotta (che spazia da destra a sinistra) ci fa capire come  la politica italiana, sia stata costantemente incapace di rinnovarsi e di separare il grano dal loglio, troppo preoccupata a partecipare ai comitati di affari che si spartiscono i grandi cantieri o la normale "emergenza", dalla TAV all'EXPO, dalla sanità ai rifiuti.

Non conoscendo più gli italiani la propria storia, neanche quella recente del ventennio fascista, sono stati quindi condannati a riviverla, .affidando di nuovo il loro destino nelle mani dell'uomo della Provvidenza, che si é rivelato invece un misero mistificatore ed un delinquente incallito.

Il fondato timore é che gli italiani, dopo il ventennio di berlusconismo, che ha visto l'istruzione e la cultura regredire costantemente, a scapito della crescita del razzismo, del sessimo e della violenza verbale e fisica contro tutti i diversi, si siano assuefatti a delegare ed ad essere governati dal connubbio abbagliante tra potere mediatico e quello economico.
A questo punto poco conterà chi sarà il prossimo pifferaio magico di turno;  che si chiami Marina, Luca o Matteo, gli italiani rischiano di seguirlo verso il baratro...



mardi 26 novembre 2013

Mignottocrazia e non solo, in Italia

La Biancofiore, ammettendo che in Italia "le donne si buttano a pesce su uomini ricchi e famosi",
fa outing sul proprio caso e su quello della totalità delle sue colleghe di partito, quando ancora era l'unitario PDL.

In più, col ventennio berlusconiano in Italia si é ormai tristemente affermata  la prostitituzione dei cervelli, che ha colpito "intellettuali" come Sgarbi, Sallusti, Belpietro, Ferrara, Vespa e tanti altri.

A differenza della mignottocrazia, la prostituzione intellettuale é un virus bisessuale, ma eticamente più grave, in quanto esercitata da soggetti che non hanno problemi di sopravvivenza , ma hanno scelto di leccare il deretano del loro sponsor solo per motivi di carriera e di ascensione sociale.

Giornalisti col senso dell'etica come Enzo Biagi, che hanno denunciato questa deriva servilistica, frutto dell'ascesa al potere di Berlusconi,  sono stati puntualmente emarginati e lasciati senza lavoro.

Come meravigliarsi poi se l'Italia, Paese sclerotizzato, gestito da una gerontocrazia che trova lavoro solo per i propri affini e sconosce la meritocrazia,  faccia registrare una grave fuga dei cervelli e sia in costante declino  ?


mercredi 20 novembre 2013

L'eutanasia in Europa ed in Italia


Eutanasia in Belgio
Dodici anni dopo la legge sull'eutanasia attiva, il Belgio, col voto positivo della Commissione del Senato questo 27 novembre,  si accinge a legiferare anche sull'eutanasia per i minorenni.

In Belgio l'eutanasia attiva per gli adulti ed i minorenni emancipati é già in vigore dal maggio 2002 rispettando 3 condizioni prima della somministrazione di una sostanza letale al paziente da parte del medico:
-Il paziente deve essere maggiorenne o minore emancipato ed essere cosciente al momento della domanda ;
-La richiesta deve essere espressa dal paziente in modo volontario, ponderato e ripetuto, senza essere frutto di pressioni esterne;
-Il paziente si deve trovare in una situazione medica senza speranze e deve essere oggetto di una sofferenza fisica e/o  psichica costante ed insopportabile che non puo' essere lenita e risultante da una causa accidentale o da una pâtologia grave ed incurabile.


L'azione del medico che pratica l'eutanasia é inquadrata dalla legge (medico volontario, necessità di informare il paziente sulle cure palliative, consultazione obbligatoria di un secondo medico, tempo minimo di un mese tra la domanda del paziente  e la pratica dell'eutanasia) e per ogni eutansia praticata é prevista la redazione di un rapporto ad un'apposita Commissione composta di giuristi e medici, che verifica il rispetto della legge.
Il Belgio dà la possibilità ai cittadini  di formulare in anticipo la loro richiesta di eutanasia, nel caso in cui fossero in uno stato di incoscienza, cio' che in Italia viene indicato col termine di testamento biologico.

Secondo lo schema di legge per i minorenni, che dovrebbe essere approvato dal Parlamento in sessione pleanria , a differenza dell'eutanasia per i maggiorenni, non sarà possibile la richiesta anticipata, né l'eutansia sarà possibile nel caso di  sofferenze psicologiche.
Sarà il minorenne a poter chiedere l'eutanasia, ma ci vorrà l'assenso di entrambi i genitori.

Perché legalizzare l'eutanasia?
Lo scopo giuridico dell' inquadramento dell'eutanasia é di fare uscire dall'ombra e dall'illegalità i numerosissimi casi praticati dai medici in ogni Paese, che agiscono su richiesta dei pazienti o delle famiglie ma nell'illegalità,  inquadrando la loro azione nel rispetto delle condizioni poste dalla legge e quindi prevenendo ed evitando possibili abusi.
Il ricorso all'eutanasia si giustifica eticamente:
-col libero arbitrio di ogni individuo;
- dal fatto che quando un paziente é affetto da una patologia che non gli lascia speranze  e non gli viene più  garantita una qualità di vita decente , a causa di gravi sofferenze fisiche e psichiche, sia preferibile che egli scelga consapevolmente una fine di vita piuttosto che trascinare la propria esistenza in mezzo alle sofferenze
- con la consapevolezza del malato di non avere più diritto ad una vita dignitosa, e di dover pesare sempre di più sui propri cari, impedendo anche a loro una vita normale .

Situazione giuridica dell'eutanasia attiva o passiva ed al suicidio assistitito in Europa :

L'eutanasia attiva (in cui é il medico che somministra la dose letale)  é legale in Europa soltanto in Olanda, Belgio e Lussemburgo. 

In Svizzera sono  legalizzati sia il suicidio assistito,  in cui é il paziente che si somministra la dose mortale, preparata dal medico, che l'eutanasia passiva.
In Spagna sono  legalizzati dal 1995 sia il suicidio assistito che l'eutanasia passiva.
In Svezia, mentre l'eutanasia attiva é vietata, il sucidio assistito é tollerato.

Molti Paesi europei  come la Francia, la Finlandia, la Ungheria, la Norvegia, la Slovacchia  hanno legalizzato l'eutanasia passiva, la quale si esercita attraverso la fine o l'omissione delle terapie per il paziente  .
Altri Paesi si trovano in una situazione giuridica diversa riguardo all'eutanasia passiva, in quanto questa NON é inquadrata da una legge, ma viene tollerata, come in Germania, a causa della legge nazista sulleugenismo che ha permesso l'eutanasia di 150.000 pazienti tedeschi.

Il Regno Unito si trova in una situazione particolare perché l'eutanasia é in principio illegale, ma vi sono state decisioni di giustizia che la hanno resa possibile.

I Paesi in cui l'eutanasia si attiva che passiva che il suicidio assistito sono illegali sono: il Portogallo, la Grecia, la Polonia, la Repubblica Ceca e l'Irlanda

.

La situazione in Italia,

 L'eutanasia attiva é considerata un crimine, assimilato all'omicidio, all'omicidio di consensiente, all'aiuto al suicidio, punibile  dai 5 ai 16 anni di carcere.

l'eutanasia passiva (omissione di cure necessarie alla sopravvivenza) rientra nell'ambito delle libertà garantite dalla Costituzione all'articolo 32,par 2 "nessuno puo' essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per opera di legge".
Inoltre in Italia NON si configura come eutanasia né la cessazione delle cure dopo la morte celebrale, né il rifiuto all'accanimento terapeutico, che si configura quando la morte é imminente e inevitabile ed il medico é autorizzato sia dal codice etico che dalla legge e persino dalla Chiesa cattolica, ad interrompere o  rifiutare trattamenti gravosi per il malato.

Tuttavia in Italia manca una legge specifica per l'eutanasia passiva nel caso in cui il paziente non sia capace di intendere e di volere al fine di manifestare il proprio consenso all'arresto o l'omissione delle cure.
Questo vuoto legisaltivo italiano ha creato controversi casi, di cui quello Welby e Onglaro sono i più tristemente famosi.

                                                                           
In Italia si potrebbe supplire a questo vuoto legislativo rendendo ufficiale il "testamento biologico" del cittadino, ma il Parlamento, sul quale, come si sa, il Vaticano ha una forte influenza in modo trasversale a tutti i partiti, non é riuscito a trovare né i tempi né la volontà per un accordo in materia...

Sarebbe opportuno rilanciare in Italia questo importante dibattito per una società moderna, cosi' come richiesto da diverse gruppi quali l'associazione Coscioni, secondo chi lo desideri possa chiedere in tempo, attraverso il testamento biologico, l'arresto o l'omissione delle cure che lo riguardino, al fine di poter porre fine ai propri giorni nella legalità e nella dignità.


vendredi 15 novembre 2013

Casi Cancellieri Vendola : cartina tornasole sudditanza politici ad interessi economici e finanziari

Non mi sono mai emozionato a sentire il politico Vendola declamare teoremi politici barocchi e fumosi.
Non comprendevo poi come un politico che si dichiara di sinistra omaggiasse Don Verze' donando terreni e finaziamenti regionali per creare una filiale del suo ospedale in Puglia.
So anche che dopo le elezioni Vendola ha schiacciato nel guscio i laboratori poltici delle Fabbriche, affollate di giovani entusiasti, pieni di idee e desiderosi di condividerle...



Quanto alla Cancellieri , il fatto che fosse l'unico ministro del governo Monti riconfermata nel governo Letta, la dice lunga sulla sua potenza e sui suoi appoggi...
Appoggi ed amicizie della peggior razza padrona, bancarottiera, quella dei Ligresti, di cui tutta l'Italia ha saputo, dopo le rivelazioni delle intercettazioni telefoniche.




Non possiamo essere naïf, il potere ti cambia; ma il potere non ti puo' corrompere, non ti puo' portare a tradire la tua missione politica, che ti impone di restare al di sopra delle parti, a non patteggiare per nessuno.

Come al solito la classe politica italiana non ha saputo rinnovarsi dall'interno, con una selezione dei migliori e dei più onesti.
Sono andati avanti sempre i più ammanigliati col potere economico e finanziario, che ha pagato loro le campagne elettorali.
Anche questa volta é stata la magistratura, con la sua supplenza alla politica, a fare scoppiare il bubbone!
Ed il "nuovo" che arriva con Renzi, dal punto di vista della rettitudine, non lascia prevedere proprio niente di buono, visto che,  da Presidente della Provincia, ha già una condanna di primo grado per assunzioni abusive...

                                                                     


Sarebbe ora che, con lo scoppio  di questi "scandali", riconducibili a precisi personaggi politici, nonché con l'emergere di una vera opposizione, al consociavitismo PD-PDL, flagrante col governo delle larghe intese, portino all'agognata catarsi della politica italiana.



                                           


Bisogna rivoltarla come un calzino questa classe politica e farne nascere una nuova,trasparente e cristallina; affinché il nostro Paese possa entrare finalmente nel novero delle democrazie occidentali e non restare tra le repubbliche delle banane.

Non é semplicemente ipotizzabile in un Paese normale, che un magnate dei media e detentore di enormi interessi economici e finanziari possa entrare in politica in flagrante conflitto di interessi. Che questo stesso politico, condannato con tre gradi successivi di giudizio, invece di scontare immediatamente la propria pena, monopolizzi il dibattito politico. Che l'attualità politica, invece di concentrasri sull'emergenza economica e sociale del Paese, finisca col ruotare intorno a trattative segrete ed alle garanzie da fornire ad un leader di partito condannato, che coi suoi media tiene sotto ricatto molti dei suoi attuali "colleghi", anche ai piani più alti...

                                                                 






dimanche 10 novembre 2013

Ricordare ancora l'11 novembre?

L'11 novembre é festa nazionale in Belgio ed in Francia per ricordare l'armistizio firmato lo stesso giorno del 1918 dalla Germania e che mise fine alla prima guerra mondiale.

In un'Europa ormai unita non ha senso festeggiare una data che segna una vittoria di alcune nazioni contro altre.

Ricordiamoci che l'umiliazione subita dalla Germania e le durissime condizioni poste dagli alleati a seguito della  resa di questa nella prima guerra mondiale, furono le cause all'origine del riarmo e poi del revanscismo della Germania nazista e che portarono allo scoppio della seconda guerra mondiale.
Non a caso la Germania nazista volle che la resa della Francia occupata fosse firmata nello stasso vagone ferroviario dove fu firmato l'armistizio del 1918.

L'anno prossimo si celebreranno i cento anni dallo scoppio della prima guerra mondiale 1914-18, a cui l'Italia dopo aver cambiato l'iniziale schieramento che la vedeva nella triplice alleanza con l'impero germanico e quello tedesco, aderi' dal lato della triplice intesa , a fianco della Francia e dell'Inghilterra, soltanto il 24 maggio 1915.

Oramai non vi é più in vita alcun reduce della prima guerra mondiale , ma ricordiamo sempre con tristezza ed orrore i trentasette milioni e cinquecentomila di morti  ed i ventuno milioni di feriti che questo conflitto provoco', di cui molti con  nuove armi micidiali come i gas tossici.



Piuttosto che festeggiare la capitolazione di una nazione rispetto ad altre, sarebbe salutare e costruttivo dare maggior risalto, soprattutto tra i giovani,  alla  giornata universale della Pace (fissata dalla Chiesa cattolica il 1° gennaio) , rendendola non confessionale, e facendola celebrare sia  dell'ONU che dall'UE, visto che la pace tra i propri membri é uno dei fattori costitutivi di queste organizzazioni internazionali.




vendredi 8 novembre 2013

Rete europea società civile contro crimine organizzato

Oggi,  8 novembre 2013,si é costituita a Bruxelles la Rete europea della società civile contro il crimine organizzato, denominata "Cultura contro Camorra".

Questa iniziativa nasce dall'esperienza pluriennale della lotta contro l'illegalità e la cultura mafiosa da parte di diversi attori dell'economia sociale nella regione Campania, i quali gestiscono a fini sociali e culturali  i beni confiscati alla criminalità.

 Da sin. a destra: Mireille Bruyere (Università Tolosa), Christophe Rouillon (Comitato delle Regioni) , Juan Mendoza (Comitato economico e sociale) , Franco Iannello (promotore di Cultura contro Camorra), Rita Borsellino (membro del Parlamento Europeo), Stefano Manservisi (Direttore Generale Commissione Europea, Direzione generale Affari Interni)

Visto che le Mafie sono sempre più un fenomeno globale e senza frontiere, l'iniziativa "Cultura contro Camorra" si propone i seguenti OBIETTIVI a livello europeo:
- suscitare la consapevolezza  tra tutti i cittadini dell'Unione Europea della gravità della minaccia da parte della criminalità organizzata trasfrontaliera alla democrazia ed allo stato di diritto;
- organizzare un sostegno transnazionale agli attori dell'economia sociale (associazioni, cooperative...), in particolare in Campania, i quali gestiscono i beni confiscati alla criminalità organizzata, in modo da  ridare loro la fiducia dei cittadini;
- instillare nei cittadini, ed in particolare nei giovani, anche nei territori dominati dal crimine organizzato la cultura della legalità, in opposizione a quella mafiosa, ;
-aggregare in tutta Europa gli operatori dell'economia sociale e la società civile per contrastare l'influenza crescente della criminalità organizzata.

Alla luce delle consultazioni effettuate dal promotore dell'iniziativa, Franco Ianniello, presso il  relatore al Comitato delle Regioni  Christophe Rouillon sul "pacchetto sulla protezione dell'economia lecita", del direttore generale alla Commisione UE alla Direzione generale Affari interni, Stefano Manservisi, nonché  presso i numerosi protagonisti dell'economia sociale, che agiscono nei vari Paesi membri dell'UE, sono state proposte le seguenti LINEE OPERATIVE a livello europeo:

  • Per mantenere elevata la vigilanza contro la criminalità organizzata, chiedere al prossimo Parlamento Europeo di rendere permanente la Commissione speciale sulla criminalità organizzata, la corruzione ed il riciclaggio di denaro (CRIM);
  • Promuovere attivamente la legislazione europea, finalizzando la direttiva  relativa al congelamento, alla confisca, e possibilmente anche attraverso l'utilizzo sociale, dei beni frutto del crimine organizzato, in tutta l'Unione Europea;
  • Prevedere nell'utilizzo dei Fondi strutturali UE una priorità per le associazioni che lottano contro  la criminalità organizzata, nonché una priorità nei programmi tipo  ERASMUS per i giovani nelle zone dominate dalla criminalità organizzata ;
  • Chiedere ai partiti politici europei di impegnarsi nell'ambito della  campagna per il rinnovo del Parlamento Europea a lottare incisivamente contro l'influenza economica della criminalità organizzata ed impegnarsi sull'utilizzo sociale dei beni confiscati alle Mafie .
  • Effettuare inventari delle iniziative anti-mafia e delle risorse dedicate loro, nonché
    delle migliori  pratiche e delle risorse dedicate loro in materia  di utilizzo sociale dei beni confiscati alle Mafie. Promuovere la diffusione delle buone pratiche in materia;
  • Creare una rete UE di partners sociali per azioni di sensibilizzazione sulla legalità e sulla pericolosità dell'infiltrazione della malavita organizzata nell'economia
  • Istaurare scambi culturali a livello europeo, soprattutto giovanile, con le zone in cui domina la criminalità organizzata

samedi 2 novembre 2013

Trentotto anni fa l'Italia perdeva Pasolini



Esattamente 38 anni fa avvenne l'esecuzione dell'unico grande intellettuale italiano , Pier Paolo Pasolini

Coi suoi scritti, tra cui gli Scritti Corsari di cui un significativo frammento qui sopra, riguardo al gusto degli italiani per i regimi autoritari, profetizzo' la decadenza e l'imbarbarimento della società italiana a causa del connubio tra consumismo e TV. 
Denuncio' gli abusi ed il cinismo della classe dirigente.
Per questo fu ucciso

http://www.youtube.com/watch?v=jm5NuxsD1WI

PS
Apprendiamo in questi giorni che i politici già dal 1997 grazie alla commissione parlamentare di inchiesta sapevano che avvenivano sversamenti di rifiuti tossici in Campania e Napolitano, da ministro dell'interno, appose il segreto di stato su cio'. Sommato al caso della Cancellieri che si commuove e si muove solo per la carcerata Ligresti, mi viene da pensare che Pasolini , prima di morire, aveva denunciato politici infedeli es assassini.
Da allora niente é cambiato!

jeudi 31 octobre 2013

Un Paese in permanente conflitto di interessi

Il peccato originale italiano é proprio  il detto, che si traduce in modo di vivere, del  "tengo famiglia".

Probabilmente per questo l'italiano medio non riesce a cogliere l'importanza e la gravità del conflitto di interessi in politica.

Nell'indifferenza generale riguardo al  conflitto di interessi é stato possibile che un magnate dei media come Silvio Berlusconi potesse "scendere" nel 1994 in politica,  disponendo, oltre ad aziende nel settore edilizio e delle assicurazioni,   media nel settore editoriale ed audiotelevisivo coi quali, con l'aggiunta della RAI,  avrebbe forgiato agevolmente l'opinione pubblica a suo favore, come puntualmente avvenuto.



Ancora più grave che ad evidenziare questo conflitto di interessi non si sia stata la forza politica che a suo tempo avrebbe dovuto vigilare. Cioé i DS, in seguito PD, ma per questo basterebbe soltanto riascoltare l'intervento in aula di Violante del 2003 nel quale candidamente confessa che esista un patto per "non toccare i media di Berlusconi".

http://www.youtube.com/watch?v=RHPRel7mpUM

(Da Wikipedia) La Costituzione italiana, secondo gli artt. 65 e 66, obbliga il Parlamento a valutare l’eleggibilità dei suoi membri in base alla legge ordinaria, che se ne occupa nel Decreto del Presidente della Repubblica n. 361 del 30 marzo 1957. La Giunta delle elezioni della Camera dei deputati, nel 1994, dichiarò legittima l’elezione di Silvio Berlusconi. Con la motivazione che la norma citata andrebbe riferita «alla concessione ad personam e quindi, se non c’è titolarità della persona fisica, non si pone alcun problema di eleggibilità, pur in presenza di eventuali partecipazioni azionarie».  

Quando Berlusconi fu rieletto Presidente del Consiglio nel 2001,(Da Wikipedia) Il Parlamento europeo al paragrafo 38 della risoluzione del 20 novembre deplorava che, "in particolare in Italia, permanga una situazione di concentrazione del potere mediatico nelle mani del presidente del consiglio, senza che sia stata adottata una normativa sul conflitto d’interessi



In Italia abbiamo avuto altri casi di conflitto di interessi in politica, meno vistosi di quello di Silvio Berlusconi, ma comunque allarmanti, come quello di Luca Cordero di Montezemolo, titolare di una concessione pubblica col treno Italo, che ha dimostrato più di una velleità politica, con la propria fondazione Italia Futura.

Oggi apprendiamo da Repubblica che il ministro della Giustizia, Cancellieri , é stata intercettata al telefono in conversazione con la compagna di Salvatore Ligresti e si é in seguito adoperata per la liberazione di Giulia Ligresti, in detenzione preventiva per il crac del gruppo Fondiaria-SAI, spolpato dai membri della famiglia Ligresti, che lo amministravano.



Non vi sarebbe nulla di strano se il Ministro della Giustizia si adoperasse per un "caso umanitario" come da lei dichiarato, ma non ci risulta che la Cancellieri si sia attivata in favore di altri casi umanitari ospiti delle patrie galere o che abbia agito per modificare le leggi Fini-Giovanardi o Bossi-Fini, responsabili del sovraffollamento delle carceri italiane, fonte di gravi disagi per i  detenuti, costretti a convivere in condizioni indegne di un Paese civile!



 Ma se colleghiamo il fatto che il figlio della Cancellieri, Piergiorgio Peluso, é stato dal maggio 2011 direttore generale della SAI-Fondiaria ed ha incassato nel 2012 una buonuscita di 3,6 milioni di euro, iniziamo a comprendere il perché di questo particolare interesse della Cancellieri per la sorte della rampolla Ligresti...

 Per tutti questi motivi ci sembra più che opportuno che il Ministro Cancellieri venga in Parlamento a rispondere del suo unico interessamento di "caso umanitario" per una detenuta eccellente, mentre numerosi detenuti  languiscono in condizioni disumane nelle carceri italiane nell'indifferenza del Ministro.

Se il Ministro non sa dare spiegazioni convincenti, su questo interessamento a senso unico, abbia la dignità di dimettersi! 

Qualora la Cancellieri, potente ed unico ministro confermato del governo "tecnico" Monti, non trovi la dignità di dimettersi, Enrico Letta dovrebbe esigere le sue dimissioni, come opero' nel caso della ministra Josefa Idem, per un più veniale peccato edilizio.

Forse é ancora il caso di ricordare che in un Paese normale, se un politico si viene a trovare in conflitto di interessi, lo segnala e si astiene dall'agire, ma se viola questa regola democratica,  agendo in conflitto di interessi, si dimette, e se non si dimette da solo, il suo partito lo obbliga a dimettersi!

lundi 28 octobre 2013

Il difficile equilibrio tra lotta al terrorismo e tutela delle libertà civili

Con la notizia che gli USA spiavano già dal 2002 anche il cellulare della Merkel é  culminato il caso dello spionaggio della National Security Agency (NSA) USA anche nei confronti degli alleati atlantici.

I whistleblowers.





A partire dal 2010, grazie all'operato dei whistleblowers "ficcanaso", che hanno reso pubblici  i reconditi files dell'amministrazione USA, come l'australiano Julian Assange con Wikileaks, del soldato americano Bradley Manning (condannato a 35 anni di reclusione) e dell'esperto informatico dell'NSA Edward Snowden (cui é stato accordato l'asilo per un anno in Russia), il mondo é a conoscenza che gli USA, con l'alibi della lotta al terrorismo, spiavano un po' tutti, dai propri cittadini a quelli in tutto il mondo, dai membri dei governi ostili a quelli alleati.

Quel labile confine tra spionaggio per lotta al terrorismo ed indebita ingerenza nelle vite private.
Il  rischio di compiere abusi da parte di  chi spia al coperto dell'anonimato, trovando informazioni su segreti industriali e politici riguardanti l'economia e la sicurezza dei Paesi "alleati", oltre che effettuare accessi indebiti nella vita privata delle persone spiate, é naturalmente grande ed é stato confermato dal fatto che gli USA abbiano messo sotto sorveglianza anche i leaders politici alleati, tra cui Angela Merkel, che non possono certo essere tacciati di complottare per terrorismo.

Appare evidente  come lo scopo della sorveglianza in questi  casi sia stato di carpire segreti politici e geo-politici agli alleati USA, che, a differenza del Regno Unito,  non condividono pedissequamente la  politica estera degli USA, per esempio riguardo al Nord Africa, al Medio Oriente o alla Russia.

Le razioni degli alleati USA e quelle blande dell'Italia
Dai files resi pubblici emerge che fra gli alleati europei spiati dagli USA, il primo obiettivo era la Germania, e poi ad un livello più basso si trovavano, a pari livello  Francia, Spagna ed Italia.

Mentre  Germania e  Francia hanno reagito con un'inizativa congiunta all'ultimo Consiglio europeo per colloqui bilateali con gli USA in modo di concordare con l'alleato USA un codice di "buona condotta" per le attività dei servizi segreti nei Paesi alleati ed hanno convocato, insieme alla Spagna, l'ambasciatore USA, e mentre il Parlamento europeo minaccia il blocco dell'accordo sugli scambi dei dati (SWIFT) con gli USA , la posizione del governo  italiano, é stata molto morbida di fronte al potente ma invadente alleato.
Enrico Letta si é limitato a sollevare nel corso di un incontro col segretario di Stato USA Kerry  la questione della tutela della privacy dei cittadini italiani , e quest'ultimo avrebbe assicurato che la questione era "sotto indagine" e che l'obiettivo é di "trovare il giusto equilibrio tra la sicurezza e la protezione della privacy dei cittadini...".
I  media e l'opinione pubblica italiani, focalizzati sulle questioni di  politica interna, non hanno registrato reazioni particolari sulla questione, come campagne di stampa o manifestazioni di piazza, come negli USA, con StopWatching.us che coalizza più di cento organizzazioni.
Degna di nota é invece la reazione del garante della privacy , Antonello Soro, che ha spronato il premier Letta a spingere per l'approvazione da parte dei governi europei e del Parlamento Europeo del regolamento europeo per la tutela della privacy e dei dati personali.

La contraddizione USA e di Obama 

Non si puo' certo ignorare, come gli Stati Uniti ed il Presidente Obama, in teoria paladini dei diritti civili, con l'alibi della lotta  al terrorismo, abbiano permesso gravi e durevoli intromissioni nella vita privata dei cittadini nazionali e stranieri.
Barak Obama nel corso del suo ultimo mandato dovrebbe rivedere l'approccio dello spionaggio USA nei confronti dei propri cittadini e di quelli di tutti gli altri paesi del Mondo, mettendo paletti ben fissi, in modo da non ripetere gli abusi del passato.

La trasparenza futura.
Oltre al regolamento europeo sulla tutela della privacy e dei dati personali dei cittadini dell'UE, un'ulteriore garanzia e fonte di informazioni per i cittadini dovrebbe essere la nuova agenzia di informazione sulle attività governative, indipendente dai governi, finanziata  dal miliardario Pierre Omidyan (fondatore di e-bay), a cui ha già aderito il famoso giornalista del Guardian, Glenn Greenwald, il cui scopo dovrebbe essere anche quello di favorire la trasparenza dei governi.

Alla luce dei recenti abusi, appare evidente come i cittadini e l'opinione publica mondiale abbiano bisogno di "whistleblower" professionisti che segnalino, accedendo a fonti governative e senza correre il rischio di essere perseguitati, gli abusi dei governi nei confronti dei diritti fondamentali dei cittadini.










mardi 22 octobre 2013

Una ministra marziana, che lascia volontariamente la poltica

Sabine Laruelle, 48 anni,  é ministro del ceto medio, dei liberi professionisti e dell'agricoltura nel governo belga.

Ha un ottimo percorso come ministro, ed é riuscita ad ottenere diverse conquiste sociali per i lavoratori autonomi, assimilandoli a quelli subordinati  in materia di pensione e di congedo parentale

Oggi la ministra ha fatto sapere che non correrà alle prossime elezioni per un quarto mandato elettorale e che intende dedicarsi a lavorare in una ONG nell'aiuto allo sviluppo o a riprendere degli studi.


Anche in Belgio questo caso fa scalpore, perché anche qui abbiamo, oltre alla dinastia reale, le dinastie dei politici, in cui al padre, dopo una già lunga carriera poltica,  subentra il figlio o la figlia.

In Italia abbiamo avuto politici rimasti attivi per più di mezzo secolo (il caso Andreotti ha fatto scuola nel mondo intero) e poi politici che fanno assumere i congiunti , parenti ed affini in posti di sottogoverno, naturalmente a spese del contribuente!

Esistono per fortuna eccezioni ai politici  "arraffa poltrone"!
Vi sono rari esempi di  politici che  vivono non soltanto per soddisfare un ego smisurato e quindi capaci di ritirarsi a vita privata  dopo aver raggiunto i propri obiettivi professionali, come fece il famoso console romano Cincinnato, il quale , esaurito il proprio compito politico e militare, ritorno' alla vita dei campi...

PS. Per maggior informazioni sulle dinastie politiche belghe, vedasi questo esaustivo link http://fr.wikipedia.org/wiki/Liste_de_liens_familiaux_entre_politiciens_belges
Esisterà un tale "censimento" riguardo alla politica ed al sottogoverno italiano?

jeudi 17 octobre 2013

Si chiamava Aref: ucciso in Afghanistan dai Talibani perché in Belgio non gli é stato riconosciuto l'asilo politico

Aref era un giovane afgano di 22 anni a cui i Taliban  avevano chiesto di diventare una "bomba umana" contro le truppe occidentali di occupazione.
Lui aveva rifiutato di auto-sacrificarsi e, come ammonimento, i Talibani gli avevano tagliato un dito del piede.

Aref era poi riuscito a fuggire dal suo Paese ed era venuto in Belgio  il 12 marzo 2009, dove aveva depositato una richiesta di asilo politico.

La sua richiesta di asilo politico é stata rifiutata per  ben 4 volte dalla Ministro dell'immigrazione, Maggie De Block, adducendo che Aref in Afghanistan non sarebbe stato in pericolo di vita e che le minacce di morte nei suoi confronti non sarebbero state credibili.

Aref, senzatetto e dopo aver dormito per settimane alla gare du Nord di Bruxelles, ha accettato la proposta della ministra dell'immigrazione Maggie De Block, di rientrare volontariamente in Afghanistan, anche se sapeva di essere in pericolo di vita.

Purtroppo, e come prevedibile, ci é giunta la notizia dall'Afghanistan.che Aref é stato ucciso dai Talibani a Pagham

Aref, a destra nella foto



Non si puo' restare indifferenti di fronte ad un tale orrore!
Organismi ministeriali specializzati, i quali che dovrebbero valutare obiettivamente le condizioni di pericolo per i richiedenti l'asilo politico, sembrano invece  rispondere a precise direttive, in termini di quote di espulsioni, da parte di politici ossessionati da un consenso dell'opinione pubblica che sarebbe sempre più xenofoba...

La ministra Magda De Block avrà sulla sua coscienza la giovane vita di Aref, cosi' come "politici" come Bossi e Fini devono avere sulla coscienza la vita di quei profughi imbarcati sui barconi ,  finiti in fondo al Mediterrano o "respinti in mare" verso i Paesi dai quali erano salpati, lontano dall'attenzione dell'opinione pubblica e senza aver potuto sottoporre la documentazione relativa alla loro persecuzione, per l'ottenimento dell'asilo politico.

Diciamo basta a queste assurde ed inutili morti annunciate. Battiamoci contro l'ignoranza che genera la xenofobia ed affinché in qualsiasi frangente le autorità nazionali applichino le convenzioni internazionali firmate in materia di asilo politico. 






mardi 15 octobre 2013

Mediterraneo, mare di chi? (Lettera aperta al governo Letta)

Lettera aperta a:
Enrico Letta Primo Ministro
Angelino Alfano, Ministro dell'Interno
Mario Mauro, Ministro della Difesa 
Anna Maria Cancellieri, Ministro della Giustizia 
Emma Bonino, Ministro degli Affari Esteri 
Cécile Kyenge,Ministro dell'Integrazione 


Bruxelles 15 Ottobre 2013

 Gentili Ministre,
Gentili Ministri,

Il Vostro governo non avrà certo  il senso della tempestività (le statistiche ufficiose, ci dicono che diverse migliaia di disgraziati aspiranti migranti sono finiti in un decennio in fondo al Canale di Sicilia), ma va dato atto che, quando finamente si muove, lo fa come un elefante in una cristalleria!



Le migrazioni economiche sono un fenomeno planetario e crescente, a cui i governi italiani non hanno saputo dare una risposta se non una legislazione demagogica (la Bossi Fini del luglio 2002) che ha avuto come conseguenza di chiudere entrambi gli occhi davanti  ad un nutrito flusso di clandestini i quali, quando riescono ad approdare,  vanno spesso ad ingrossare le fila di un esercito di schiavi sfruttati dalle varie Mafie.


Le morti nel Mediterraneo, il grafico (fonte: LaVoce.info)


Adesso il Vostro governo cerca di farsi bello presso l'opinione pubblica con una poderosa quanto dispendiosa mobilitazione militare (ma ci sono le lobbies degli armamenti da soddisfare!), volta a "mostrare la bandiera" nel Canale di Sicilia, pomposamente bettezzata con lo slogan dell'antica Roma, "Mare Nostrum", che pensavamo sepolto con la disfatta del fascismo.Tant'é!

Di seguito alcune domande riguardo alle azioni esercitate finora dall'amministrazione italiana in materia di controllo/contrasto all'immigrazione clandestina ed ai trafficanti di esserei umani, nonché riguardo alle azioni future nell'ambito della vetrina "Mare Nostrum" .

Per affrontare una problematica complessa come quella delle migrazioni internazionali, che ha radici profonde come quelle dell'umanità, si ritiene opportuno poi fornire proposte alternative alla  militarizzazione del Canale di Sicilia.



DOMANDE

  1.  L'Italia ha stretto accordi internazionali con  Libia ed Egitto, tra l'altro riguardo ai i famigerati "respingimenti in mare" ed ha destinato cospicui fondi a favore di questi Paesi per evitare che i clandestini salpino da questi Paesi. Qual'é l'analisi costi/benefici di questa politica? Se non ci sono risultati  tangibili con questa cooperazione, (a parte il fatto che i libici utilizzino le unità navali donate dall'Italia per mitragliare i pescatori siciliani o le imbarcazioni dei profughi, come accaduto in questi giorni),   ha senso continuare ad investire in questo tipo di "cooperazione" con gli stessi interlocutori in questi Paesi?
  2. Qual'é il bilancio ad oggi di un decennio di applicazione della Bossi-Fini, sia riguardo ai numeri di immigrati legali entrati in Italia,  che riguardo alla clausola più controversa, dei respingimenti in mare, norma da molti ritenuta contraria al diritto internazionale? 
  3. Riguardo a  "Mare Nostrum": quanto costerà, durerà questa azione e come sarà finanziata nella durata? 
  4. E' previsto nell'ambito di "Mare Nostrum" l'arresto ed il deferimento ai tribunali italiani dei trafficanti di esseri umani colti in flagrante delitto ? 
  5. Visto che la Bossi-Fini é tuttora in vigore, nell'ambito di "Mare Nostrum", la Marina Militare continuerà ad esercitare i respingimenti in mare?
  6. Come intende il governo conciliare il controllo alle frontiere esterne comunitarie (competenza mista tra UE, attraverso l'agenzia FRONTEX, ed Autorità nazionali) con una politica migratoria (competenza strettamente nazionale) attendibile ?

PROPOSTE ALTERNATIVE ad una INUTILE e DISPENDIOSA MILITARIZZAZIONE dell' IMMIGRAZIONE

  1. Invece di trincerarsi dietro l'ipocrita principio della Bossi-Fini, che permette l'immigrazione in Italia a solo chi un contratto di lavoro ce l'avrebbe già , (condizione praticamente impossibile da rispettare) appare opportuno, visto l'invecchiamento della popolazione italiana e la necessità di manodopera in determinati settori economici, stabilire, come altri Paesi occidentali, una programmazione controllata dell'immigrazione attraverso una  politica di quote annuali di immigrati secondo le professionalità necessarie in Italia (collaboratori familiali, assistenza anziani, lavoratori nell'agricoltura...). Questa programmazione si potrebbe poi applicare attraverso l'attivazione di uffici consolari italiani nei Paesi del Maghreb/Mashrak per il rilascio di visti necessari ai migranti rientranti nelle suddette categorie e la verifica dei requisiti necessari di moralità.
  2.  La suddetta programmazione dell'immigrazione deve andare  di pari passo con un contrasto senza quartieri, all'immigrazione clandestina ed ai criminali che la organizzano e la sfruttano.
  3. Continuare l'azione di dissuasione dell'immigrazione clandestina presso i Paesi rivieraschi del Mediterraneo, invece che attraverso le autorità locali, (troppo spesso corrotte se non in combutta coi trafficanti di esseri umani), attraverso il finanziamento  ad ONG con un'esperienza verificata nel settore dell'immigrazione
  4. Invece di impegnare la Marina Militare e l'Areonautica su di essa imbarcata, che operano con mezzi imponenti e dispendiosi, anche in termini di equipaggio imbarcato, operare attraverso l'azione congiunta di mezzi della Marina Mercantile ed ONG per prestare i primi soccorsi ai profughi, organizzare l'accoglienza temporanea ed il rimpatrio dei clandestini.
Ringraziando per la cortese attenzione ed in attesa di un cortese riscontro, porgo distinti saluti

Giuseppe Fiamingo, Bruxelles